Anno mdcccxl missionariam eam in Foederatas Civitates Americae Septen-
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più o voler presentare il conto dei torti ricevuti, elencando le ragioni che
militano a favore della propria tesi. Ciò è stato fatto spesso nel passato,
con risultati a dir poco deludenti. La sofferenza in fondo accomuna tutti, e
quando uno soffre deve sentire anzitutto il desiderio di capire quanto possa
soffrire l'altro che si trova in una situazione analoga. Il dialogo paziente e
umile, fatto di ascolto reciproco e teso alla comprensione dell'altrui situazione
ha già portato buoni frutti in molti Paesi precedentemente devastati dalla
violenza e dalle vendette. Un po' più di fiducia nell'umanità dell'altro, so-
prattutto se sofferente, non può che dare validi risultati. Questa interiore
disposizione viene oggi invocata autorevolmente da tante parti.
Alle comunità cattoliche dei vostri Paesi penso costantemente ed anche
con più acuta preoccupazione nel periodo natalizio. Verso le vostre terre ci
porta la stella vista dai Magi, la stella che li guidò all'incontro col Bambino e
con Maria sua Madre.4 In terra d'Oriente Gesù offrı̀ la sua vita per fare « dei
due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione [che è] l'inimicizia ».5
Lı̀ Egli disse ai discepoli: « Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad
ogni creatura ».6 Lı̀ si ricorse per la prima volta alla qualifica di cristiani per
designare i discepoli del Maestro.7 Lı̀ nacque e si sviluppò la Chiesa dei grandi
Padri e fiorirono diverse e ricche tradizioni spirituali e liturgiche.
A voi, cari fratelli e sorelle, eredi di tali tradizioni, esprimo con affetto la
mia personale vicinanza nella situazione di umana insicurezza, di sofferenza
quotidiana, di paura e di speranza che state vivendo. Alle vostre comunità
ripeto, innanzitutto, le parole del Redentore: «Non temere, piccolo gregge,
perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il Regno ».8 Potete contare sulla
mia piena solidarietà nelle attuali circostanze. Sono certo di potermi fare por-
tavoce anche della condivisione della Chiesa universale. Ogni fedele cattolico
del Medio Oriente, insieme con la sua comunità d'appartenenza, non si senta
pertanto solo o abbandonato. Le vostre Chiese sono accompagnate nel loro
difficile cammino dalla preghiera e dal sostegno caritativo delle Chiese parti-
colari del mondo intero, sull'esempio e secondo lo spirito della Chiesa nascente.9
4 Cfr Mt 2, 11. 5 Ef 2, 14. 6 Mc 16, 15. 7 Cfr At 11, 26. 8 Lc 12, 32. 9 Cfr At 11, 29-30.