consecratae eminuit haud mediocri desiderio sanctitatis. Anno MDCCLXI vota
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die 28 Augusti. - Exc.mum R.P. Fridericum Rubwejanga, Episcopum
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dobbiamo aiutarci reciprocamente. Cristo è venuto proprio per creare una
rete di comunione nel mondo, dove tutti insieme possiamo portarci l'un
l'altro e cosı̀ aiutarci a trovare insieme la strada della vita e capire che i
Comandamenti di Dio non sono limitazioni della nostra libertà, ma le strade
che guidano verso l'altro, verso la pienezza della vita. Preghiamo il Signore
perché ci aiuti a capire la sua presenza, ad essere pieni della sua Rivelazione,
della sua gioia, ad aiutarci l'un l'altro nella compagnia della fede per andare
avanti, e trovare sempre più con Cristo il vero volto di Dio e cosı̀ la vera vita.
Discorso nella veglia
Cari giovani, che costituite la speranza della Chiesa in Italia! Sono felice di
incontrarvi in questo luogo cosı̀ singolare, in questa serata speciale, ricca di
preghiere, di canti, di silenzi, colma di speranze e di profonde emozioni.
Questa valle, dove in passato anche il mio amato predecessore Giovanni
Paolo II ha incontrato molti di voi, è diventata ormai la vostra « agorà », la
vostra piazza senza mura e barriere, dove mille strade convergono e si dipar-
tono. Ho ascoltato con attenzione chi ha parlato a nome di tutti voi. In
questo luogo dell'incontro pacifico, autentico e gioioso, siete arrivati per mille
motivi diversi: chi perché appartenente a un gruppo, chi invitato da qualche
amico, chi per intima convinzione, chi con qualche dubbio nel cuore, chi per
semplice curiosità... Qualunque sia il motivo che vi ha condotto qui, posso
dirvi che a riunirci anche se è coraggioso dirlo è lo Spirito Santo. Sı̀, è proprio
cosı̀: qui vi ha guidati lo Spirito; qui siete venuti con i vostri dubbi e le vostre
certezze, con le vostre gioie e le vostre preoccupazioni. Ora tocca a noi tutti, a
voi tutti aprire il cuore ed offrire tutto a Gesù.
Ditegli: ecco, sono qui, certamente non sono ancora come tu mi vorresti,
non riesco nemmeno a capire fino in fondo me stesso, ma con il tuo aiuto sono
pronto a seguirti. Signore Gesù, questa sera vorrei parlarti, facendo mio
l'atteggiamento interiore e l'abbandono fiducioso di quella giovane donna,
che oltre duemila anni fa disse il suo « sı̀ » al Padre che la sceglieva per essere la
tua Madre. Il Padre la scelse perché docile e obbediente alla sua volontà.
Come lei, come la piccola Maria, ognuno di voi, cari giovani amici, dica con
fede a Dio: Eccomi, « avvenga di me quello che hai detto »!
Quale stupendo spettacolo di fede giovane e coinvolgente stiamo vivendo
questa sera! Questa sera Loreto è diventata, grazie a voi, la capitale spirituale
dei giovani; il centro verso cui convergono idealmente le moltitudini di gio-