elevent mentes nostras »,1 subtilissimo ingenio arcana veritatis tam naturalis
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Pour les universités catholiques, les facoultés ecclésiastiques et les établisse-
c) Le diplôme français de licence (180 ECTS) et les diplômes ecclésiasti-
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dove Maria e Giuseppe avevano cercato rifugio, e di una mangiatoia in cui la
Vergine aveva deposto il Neonato avvolto in fasce.6 Questa povertà Dio l'ha
scelta. Ha voluto nascere cosı̀ - ma potremmo subito aggiungere: ha voluto
vivere, e anche morire cosı̀. Perché? Lo spiega in termini popolari sant'Al-
fonso Maria de'Liguori, in un cantico natalizio, che tutti in Italia conoscono:
«A Te, che sei del mondo il Creatore, mancano panni e fuoco, o mio Signore. Caro
eletto pargoletto, quanto questa povertà più m'innamora, giacché ti fece amor
povero ancora ». Ecco la risposta: l'amore per noi ha spinto Gesù non soltanto
a farsi uomo, ma a farsi povero. In questa stessa linea possiamo citare l'e-
spressione di san Paolo nella seconda Lettera ai Corinzi: « Conoscete infatti -
egli scrive - la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è
fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua pover-
tà » 7. Testimone esemplare di questa povertà scelta per amore è san France-
sco d'Assisi. Il francescanesimo, nella storia della Chiesa e della civiltà cri-
stiana, costituisce una diffusa corrente di povertà evangelica, che tanto bene
ha fatto e continua a fare alla Chiesa e alla famiglia umana. Ritornando alla
stupenda sintesi di san Paolo su Gesù, è significativo - anche per la nostra
riflessione odierna - che sia stata ispirata all'Apostolo proprio mentre stava
esortando i cristiani di Corinto ad essere generosi nella colletta in favore dei
poveri. Egli spiega: «Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli
altri, ma che vi sia uguaglianza » 8.
È questo un punto decisivo, che ci fa passare al secondo aspetto: c'è una
povertà, un'indigenza, che Dio non vuole e che va « combattuta » - come dice
il tema dell'odierna Giornata Mondiale della Pace; una povertà che impedisce
alle persone e alle famiglie di vivere secondo la loro dignità; una povertà che
offende la giustizia e l'uguaglianza e che, come tale, minaccia la convivenza
pacifica. In questa accezione negativa rientrano anche le forme di povertà
non materiale che si riscontrano pure nelle società ricche e progredite: emar-
ginazione, miseria relazionale, morale e spirituale.9 Nel mio Messaggio ho
voluto ancora una volta, sulla scia dei miei Predecessori, considerare atten-
tamente il complesso fenomeno della globalizzazione, per valutarne i rapporti
con la povertà su larga scala. Di fronte a piaghe diffuse quali le malattie
6 Cfr. Lc 2, 7.12.16. 7 8, 9. 8 8, 13 9 Cfr. Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008, 2.