pro Gentium Evangelizatione subicimus. Praeterea iubemus episcopalem se-
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Acta Benedicti Pp. XVI 95
NUNTII
I
Occasione Quadragesimalis temporis anno 2008.
«Cristo si è fatto povero per voi » (2 Cor 8, 9).
Cari fratelli e sorelle!
1. Ogni anno, la Quaresima ci offre una provvidenziale occasione per
approfondire il senso e il valore del nostro essere cristiani, e ci stimola a
riscoprire la misericordia di Dio perché diventiamo, a nostra volta, più mi-
sericordiosi verso i fratelli. Nel tempo quaresimale la Chiesa si preoccupa di
proporre alcuni specifici impegni che accompagnino concretamente i fedeli in
questo processo di rinnovamento interiore: essi sono la preghiera, il digiuno e
l'elemosina. Quest'anno, nel consueto Messaggio quaresimale, desidero soffer-
marmi a riflettere sulla pratica dell'elemosina, che rappresenta un modo
concreto di venire in aiuto a chi è nel bisogno e, al tempo stesso, un esercizio
ascetico per liberarsi dall'attaccamento ai beni terreni. Quanto sia forte la
suggestione delle ricchezze materiali, e quanto netta debba essere la nostra
decisione di non idolatrarle, lo afferma Gesù in maniera perentoria: « Non
potete servire a Dio e al denaro ».1 L'elemosina ci aiuta a vincere questa
costante tentazione, educandoci a venire incontro alle necessità del prossimo
e a condividere con gli altri quanto per bontà divina possediamo. A questo
mirano le collette speciali a favore dei poveri, che in Quaresima vengono
promosse in molte parti del mondo. In tal modo, alla purificazione interiore
si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva già
nella Chiesa primitiva. San Paolo ne parla nelle sue Lettere a proposito della
colletta a favore della comunità di Gerusalemme.2
2. Secondo l'insegnamento evangelico, noi non siamo proprietari bensı̀
amministratori dei beni che possediamo: essi quindi non vanno considerati
come esclusiva proprietà, ma come mezzi attraverso i quali il Signore chiama
1 Lc 16, 13. 2 Cfr 2 Cor 8-9; Rm 15, 25-27.