nata matrimonio cum Iosepho Borzęcki se coniunxit. Uxor fuit perdiligens et
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visibilmente e chiaramente nello stile di vita, nel lavoro e nella preghiera
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È un gruppo ridotto, poiché presuppone una formazione nella lingua latina,
una formazione in una certa cultura. Ma avere per queste persone l'amore e la
tolleranza di permettere loro di vivere con questa liturgia, sembra un'esigen-
za normale della fede e della pastorale di un Vescovo della nostra Chiesa. Non
c'è alcuna opposizione tra la liturgia rinnovata del Concilio Vaticano II e
questa liturgia.
Ogni giorno (del Concilio, n.d.r.) i Padri conciliari hanno celebrato la
messa secondo l'antico rito e, al contempo, hanno concepito uno sviluppo
naturale per la liturgia in tutto questo secolo, poiché la liturgia è una realtà
viva che si sviluppa e conserva, nel suo sviluppo, la sua identità. Ci sono
dunque sicuramente accenti diversi, ma comunque un'identità fondamentale
che esclude una contraddizione, un'opposizione tra la liturgia rinnovata e la
liturgia precedente. Credo in ogni caso che vi sia una possibilità di arricchi-
mento da ambedue le parti. Da un lato gli amici dell'antica liturgia possono e
devono conoscere i nuovi santi, i nuovi prefazi della liturgia, ecc. Dall'altra,
la liturgia nuova sottolinea maggiormente la partecipazione comune, ma non
è semplicemente un'assemblea di una certa comunità, ma sempre un atto
della Chiesa universale, in comunione con tutti i credenti di tutti i tempi, e
un atto di adorazione. In tal senso mi sembra che vi sia un mutuo arricchi-
mento, ed è chiaro che la liturgia rinnovata è la liturgia ordinaria del nostro
tempo.
Con che spirito inizia il Suo pellegrinaggio a Lourdes, ed è già stato a
Lourdes?
Sono stato a Lourdes per il Congresso eucaristico internazionale nel 1981,
dopo l'attentato contro il Santo Padre (Giovanni Paolo II, n.d.r.). E il Car-
dinale Gantin era il delegato del Santo Padre. Per me è un bellissimo ricordo.
Il giorno della festa di santa Bernadette è anche il giorno della mia na-
scita. Ed è questo già un motivo per cui mi sento molto vicino alla piccola
santa, a quella ragazzina giovane, pura, umile, con la quale la Madonna ha
parlato.
Incontrare questa realtà, questa presenza della Madonna nel nostro tem-
po, vedere le tracce di quella ragazzina che era amica della Madonna e, d'altro
canto, incontrare la Madonna, sua Madre, è per me un evento importante.
Naturalmente non ci andiamo per trovare miracoli. Io vado a Lourdes per
trovarvi l'amore della Madre, che è la vera guarigione per tutte le malattie,