elevent mentes nostras »,1 subtilissimo ingenio arcana veritatis tam naturalis
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Pour les universités catholiques, les facoultés ecclésiastiques et les établisse-
c) Le diplôme français de licence (180 ECTS) et les diplômes ecclésiasti-
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beni, fa una scelta di testimonianza ispiratagli direttamente da Dio, ma nello
stesso tempo mostra a tutti la via della fiducia nella Provvidenza. Cosı̀, nella
Chiesa, il voto di povertà è l'impegno di alcuni, ma ricorda a tutti l'esigenza
del distacco dai beni materiali e il primato delle ricchezze dello spirito. Ecco
dunque il messaggio da raccogliere oggi: la povertà della nascita di Cristo a
Betlemme, oltre che oggetto di adorazione per i cristiani, è anche scuola di
vita per ogni uomo. Essa ci insegna che per combattere la miseria, tanto
materiale quanto spirituale, la via da percorrere è quella della solidarietà,
che ha spinto Gesù a condividere la nostra condizione umana.
Cari fratelli e sorelle, penso che la Vergine Maria si sia posta più di una
volta questa domanda: perché Gesù ha voluto nascere da una ragazza sem-
plice e umile come me? E poi, perché ha voluto venire al mondo in una stalla
ed avere come prima visita quella dei pastori di Betlemme? La risposta Maria
l'ebbe pienamente alla fine, dopo aver deposto nel sepolcro il corpo di Gesù,
morto e avvolto in fasce.15 Allora comprese appieno il mistero della povertà di
Dio. Comprese che Dio si era fatto povero per noi, per arricchirci della sua
povertà piena d'amore, per esortarci a frenare l'ingordigia insaziabile che
suscita lotte e divisioni, per invitarci a moderare la smania di possedere e
ad essere cosı̀ disponibili alla condivisione e all'accoglienza reciproca. A Ma-
ria, Madre del Figlio di Dio fattosi nostro fratello, rivolgiamo fiduciosi la
nostra preghiera, perché ci aiuti a seguirne le orme, a combattere e vincere
la povertà, a costruire la vera pace, che è opus iustitiae. A Lei affidiamo il
profondo desiderio di vivere in pace che sale dal cuore della grande maggio-
ranza delle popolazioni israeliana e palestinese, ancora una volta messe a
repentaglio dalla massiccia violenza scoppiata nella striscia di Gaza in rispo-
sta ad altra violenza. Anche la violenza, anche l'odio e la sfiducia sono forme
di povertà - forse le più tremende - « da combattere ». Che esse non prendano
il sopravvento! In tal senso i Pastori di quelle Chiese, in questi tristi giorni,
hanno fatto udire la loro voce. Insieme ad essi e ai loro carissimi fedeli,
soprattutto quelli della piccola ma fervente parrocchia di Gaza, deponiamo
ai piedi di Maria le nostre preoccupazioni per il presente e i timori per il
futuro, ma altresı̀ la fondata speranza che, con il saggio e lungimirante con-
tributo di tutti, non sarà impossibile ascoltarsi, venirsi incontro e dare rispo-
ste concrete all'aspirazione diffusa a vivere in pace, in sicurezza, in dignità.
Diciamo a Maria: accompagnaci, celeste Madre del Redentore, lungo tutto
15 Cfr. Lc 23, 53.