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et constantia perseveravit, ut omni ope ac studio in proximum spem instillaret,
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Acta Benedicti Pp. XVI 201
importanti, che vanno riprese e spiegate adeguatamente al Popolo di Dio, nel
sano equilibrio e nella verità a completezza del Vaticano II.
Volevo anche chiederle: una volta lei parlando di Fatima ha detto che vi è un
legame tra Fatima e Akita, le lacrimazioni della Madonna in Giappone. Sia
Paolo VI che Giovanni Paolo II hanno celebrato a Fatima una messa solenne ed
hanno utilizzato lo stesso brano della sacra Scrittura, Apocalisse 12, la donna
vestita di sole che lotta una battaglia decisiva contro il serpente antico, il diavolo,
satana. C'è affinità tra Fatima e Apocalisse 12?
Concludo: l'anno scorso un sacerdote le ha regalato un quadro, io non so
dipingere ma volevo anch'io farle un regalo, cosı̀ ho pensato di farle dono di
tre libri che ho scritto di recente, spero che le piacciano.
Sono realtà delle quali il Concilio non ha parlato, ma che suppone come
realtà nella Chiesa. Esse vivono nella Chiesa e si sviluppano. Adesso non è il
momento per entrare nel grande tema delle indulgenze. Paolo VI ha riordi-
nato questo tema e ci indica il filo per capirlo. Direi che si tratta semplice-
mente di uno scambio di doni, cioè quanto nella Chiesa esiste di bene, esiste
per tutti. Con questa chiave dell'indulgenza possiamo entrare in questa co-
munione dei beni della Chiesa. I protestanti si oppongono affermando che
l'unico tesoro è Cristo. Ma per me la cosa meravigliosa è che Cristo - il quale
realmente è più che sufficiente nel suo amore infinito, nella sua divinità e
umanità - voleva aggiungere, a quanto ha fatto lui, anche la nostra povertà.
Non ci considera solo come oggetti della sua misericordia, ma ci fa soggetti
della misericordia e dell'amore insieme con Lui, quasi che - anche se non
quantitativamente, almeno in senso misterico - ci volesse aggiungere al gran-
de tesoro del corpo di Cristo. Voleva essere il Capo con il corpo. E voleva che
con il corpo fosse completato il mistero della sua redenzione. Gesù voleva
avere la Chiesa come suo corpo, nel quale si realizza tutta la ricchezza di
quanto ha fatto. Da questo mistero risulta proprio che esiste un thesaurus
ecclesiae, che il corpo, come il capo, dona tanto e noi possiamo avere l'uno
dall'altro e possiamo donare l'uno all'altro.
E cosı̀ vale anche per le altre cose. Per esempio, i venerdı̀ del sacro Cuore:
è una cosa molto bella nella Chiesa. Non sono cose necessarie, ma cresciute
nella ricchezza della meditazione del mistero. Cosı̀ il Signore ci offre nella
Chiesa queste possibilità. Non mi sembra adesso il momento di entrare in
tutti i dettagli. Ognuno può più o meno capire cosa è meno importante di
un'altra; ma nessuno dovrebbe disprezzare questa ricchezza, cresciuta nei