Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale720
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale732
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale736
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale738
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale740
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale742
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale744
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale746
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale752
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale760
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Congregatio de Causis Sanctorum 771
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale772
Congregatio de Causis Sanctorum 773
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale774
Congregatio de Causis Sanctorum 775
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale776
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale778
Acta Benedicti Pp. XVI 759
per una preghiera per la pace. Che cosa è avvenuto da allora? A che punto è
oggi la causa della pace? Allora la grande minaccia per la pace nel mondo
derivava dalla divisione del pianeta in due blocchi contrastanti tra loro. Il
simbolo vistoso di questa divisione era il muro di Berlino che, passando in
mezzo alla città, tracciava il confine tra due mondi. Nel 1989, tre anni dopo
Assisi, il muro cadde - senza spargimento di sangue. All'improvviso, gli
enormi arsenali, che stavano dietro al muro, non avevano più alcun signifi-
cato. Avevano perso la loro capacità di terrorizzare. La volontà dei popoli di
essere liberi era più forte degli arsenali della violenza. La questione delle
cause di tale rovesciamento è complessa e non può trovare una risposta in
semplici formule. Ma accanto ai fattori economici e politici, la causa più
profonda di tale evento è di carattere spirituale: dietro il potere materiale
non c'era più alcuna convinzione spirituale. La volontà di essere liberi fu alla
fine più forte della paura di fronte alla violenza che non aveva più alcuna
copertura spirituale. Siamo riconoscenti per questa vittoria della libertà, che
fu soprattutto anche una vittoria della pace. E bisogna aggiungere che in
questo contesto si trattava non solamente, e forse neppure primariamente,
della libertà di credere, ma anche di essa. Per questo possiamo collegare tutto
ciò in qualche modo anche con la preghiera per la pace.
Ma che cosa è avvenuto in seguito? Purtroppo non possiamo dire che da
allora la situazione sia caratterizzata da libertà e pace. Anche se la minaccia
della grande guerra non è in vista, tuttavia il mondo, purtroppo, è pieno di
discordia. Non è soltanto il fatto che qua e là ripetutamente si combattono
guerre - la violenza come tale è potenzialmente sempre presente e caratte-
rizza la condizione del nostro mondo. La libertà è un grande bene. Ma il
mondo della libertà si è rivelato in gran parte senza orientamento, e da
non pochi la libertà viene fraintesa anche come libertà per la violenza. La
discordia assume nuovi e spaventosi volti e la lotta per la pace deve stimolare
in modo nuovo tutti noi.
Cerchiamo di identificare un po' più da vicino i nuovi volti della violenza e
della discordia. A grandi linee - a mio parere - si possono individuare due
differenti tipologie di nuove forme di violenza che sono diametralmente op-
poste nella loro motivazione e manifestano poi nei particolari molte varianti.
Anzitutto c'è il terrorismo, nel quale, al posto di una grande guerra, vi sono
attacchi ben mirati che devono colpire in punti importanti l'avversario in
modo distruttivo, senza alcun riguardo per le vite umane innocenti che con
ciò vengono crudelmente uccise o ferite. Agli occhi dei responsabili, la grande