An. et vol. CIV 2 Novembris 2012 N. 11
Index huius fasciculi (An. CIV, N. 11 - 2 Novembris 2012)
LIBRERIA EDITRICE VATICANA 00120 CITTÀ DEL VATICANO
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale864
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale866
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale868
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale870
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale872
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale874
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale876
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale878
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale880
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale888
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale894
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale896
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale898
fuoco trasformante, fuoco di passione - certamente - che distrugge anche
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale902
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale904
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale906
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale908
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale910
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale912
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale970
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale972
Congregatio de Causis Sanctorum 973
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale974
Congregatio de Causis Sanctorum 975
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale976
Congregatio de Causis Sanctorum 977
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale978
Congregatio de Causis Sanctorum 979
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale980
Congregatio de Causis Sanctorum 981
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale982
Congregatio de Causis Sanctorum 983
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale984
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale986
Acta Benedicti Pp. XVI 899
è una cosa puramente astratta e intellettuale, la « confessio » deve penetrare
anche i sensi della nostra vita. San Bernardo di Chiaravalle ci ha detto che
Dio, nella sua rivelazione, nella storia di salvezza, ha dato ai nostri sensi la
possibilità di vedere, di toccare, di gustare la rivelazione. Dio non è più una
cosa solo spirituale: è entrato nel mondo dei sensi e i nostri sensi devono
essere pieni di questo gusto, di questa bellezza della Parola di Dio, che è
realtà. «Vigor »: è la forza vitale del nostro essere e anche il vigore giuridico
di una realtà. Con tutta la nostra vitalità e forza, dobbiamo essere penetrati
dalla « confessio », che deve realmente «personare »; la melodia di Dio deve
intonare il nostro essere nella sua totalità.
«Confessio » è la prima colonna - per cosı̀ dire - dell'evangelizzazione e
la seconda è « caritas ». La « confessio » non è una cosa astratta, è « caritas », è
amore. Solo cosı̀ è realmente il riflesso della verità divina, che come verità è
inseparabilmente anche amore. Il testo descrive, con parole molto forti, que-
sto amore: è ardore, è fiamma, accende gli altri. C'è una passione nostra che
deve crescere dalla fede, che deve trasformarsi in fuoco della carità. Gesù ci
ha detto: Sono venuto per gettare fuoco alla terra e come desidererei che fosse
già acceso. Origene ci ha trasmesso una parola del Signore: « Chi è vicino a me
è vicino al fuoco ». Il cristiano non deve essere tiepido. L'Apocalisse ci dice che
questo è il più grande pericolo del cristiano: che non dica di no, ma un sı̀
molto tiepido. Questa tiepidezza proprio discredita il cristianesimo. La fede
deve divenire in noi fiamma dell'amore, fiamma che realmente accende il mio
essere, diventa grande passione del mio essere, e cosı̀ accende il prossimo.
Questo è il modo dell'evangelizzazione: «Accendat ardor proximos », che la
verità diventi in me carità e la carità accenda come fuoco anche l'altro. Solo
in questo accendere l'altro attraverso la fiamma della nostra carità, cresce
realmente l'evangelizzazione, la presenza del Vangelo, che non è più solo
parola, ma realtà vissuta.
San Luca ci racconta che nella Pentecoste, in questa fondazione della
Chiesa da Dio, lo Spirito Santo era fuoco che ha trasformato il mondo, ma
fuoco in forma di lingua, cioè fuoco che è tuttavia anche ragionevole, che è
spirito, che è anche comprensione; fuoco che è unito al pensiero, alla «mens ».
E proprio questo fuoco intelligente, questa « sobria ebrietas », è caratteristico
per il cristianesimo. Sappiamo che il fuoco è all'inizio della cultura umana; il
fuoco è luce, è calore, è forza di trasformazione. La cultura umana comincia
nel momento in cui l'uomo ha il potere di creare fuoco: con il fuoco può
distruggere, ma con il fuoco può trasformare, rinnovare. Il fuoco di Dio è