Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale720
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale722
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale724
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale726
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale728
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale730
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale732
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale734
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale736
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale738
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale740
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale742
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale744
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale746
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale748
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale750
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale752
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale754
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale758
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale760
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale762
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale764
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale766
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale768
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale770
Congregatio de Causis Sanctorum 771
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale772
Congregatio de Causis Sanctorum 773
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale774
Congregatio de Causis Sanctorum 775
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale776
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale778
Acta Benedicti Pp. XVI 761
- nonostante la debolezza dell'uomo - sia veramente strumento della pace
di Dio nel mondo.
Se una tipologia fondamentale di violenza viene oggi motivata religiosa-
mente, ponendo con ciò le religioni di fronte alla questione circa la loro natura
e costringendo tutti noi ad una purificazione, una seconda tipologia di vio-
lenza dall'aspetto multiforme ha una motivazione esattamente opposta: è la
conseguenza dell'assenza di Dio, della sua negazione e della perdita di uma-
nità che va di pari passo con ciò. I nemici della religione - come abbiamo
detto - vedono in questa una fonte primaria di violenza nella storia dell'u-
manità e pretendono quindi la scomparsa della religione. Ma il « no » a Dio ha
prodotto crudeltà e una violenza senza misura, che è stata possibile solo
perché l'uomo non riconosceva più alcuna norma e alcun giudice al di sopra
di sé, ma prendeva come norma soltanto se stesso. Gli orrori dei campi di
concentramento mostrano in tutta chiarezza le conseguenze dell'assenza
di Dio.
Qui non vorrei però soffermarmi sull'ateismo prescritto dallo Stato; vorrei
piuttosto parlare della « decadenza » dell'uomo, in conseguenza della quale si
realizza in modo silenzioso, e quindi più pericoloso, un cambiamento del clima
spirituale. L'adorazione di mammona, dell'avere e del potere, si rivela una
contro-religione, in cui non conta più l'uomo, ma solo il vantaggio personale.
Il desiderio di felicità degenera, ad esempio, in una brama sfrenata e disu-
mana quale si manifesta nel dominio della droga con le sue diverse forme. Vi
sono i grandi, che con essa fanno i loro affari, e poi i tanti che da essa vengono
sedotti e rovinati sia nel corpo che nell'animo. La violenza diventa una cosa
normale e minaccia di distruggere in alcune parti del mondo la nostra gio-
ventù. Poiché la violenza diventa cosa normale, la pace è distrutta e in questa
mancanza di pace l'uomo distrugge se stesso.
L'assenza di Dio porta al decadimento dell'uomo e dell'umanesimo. Ma
dov'è Dio? Lo conosciamo e possiamo mostrarLo nuovamente all'umanità
per fondare una vera pace? Riassumiamo anzitutto brevemente le nostre
riflessioni fatte finora. Ho detto che esiste una concezione e un uso della
religione attraverso il quale essa diventa fonte di violenza, mentre l'orienta-
mento dell'uomo verso Dio, vissuto rettamente, è una forza di pace. In tale
contesto ho rimandato alla necessità del dialogo, e parlato della purificazione,
sempre necessaria, della religione vissuta. Dall'altra parte, ho affermato che
la negazione di Dio corrompe l'uomo, lo priva di misure e lo conduce alla
violenza.