320 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
322 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
324 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
326 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
328 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
330 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
332 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
334 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
336 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
338 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
340 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
342 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
344 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
346 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
348 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
350 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
352 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
354 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
356 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
358 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
360 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
362 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
364 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
366 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
368 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
370 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
372 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 373
374 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 375
376 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 377
378 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 379
380 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 381
382 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 383
384 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 385
386 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 387
388 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 389
390 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
392 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
394 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Acta Francisci Pp. 361
presbiterio che ha le sue differenti vedute, perché deve avere differenze, è
normale, è cristiano, ma queste differenze si devono manifestare avendo il
coraggio di dirle in faccia. Se io ho qualcosa da dire al Vescovo, vado dal
Vescovo e posso anche dirgli: « Ma, lei è un antipatico », e il Vescovo deve
avere il coraggio di non vendicarsi. Questa è fratellanza! O quando tu hai
qualcosa contro una persona e invece di andare da lui vai da un altro. Ci
sono problemi sia nella vita religiosa, sia nella vita presbiterale, che si
devono affrontare, ma soltanto tra due persone. Qualora non si potesse -
perché alle volte non si può - lo dici a quell'altra persona che può far da
intermediario. Ma non si può parlare contro l'altro, perché le chiacchiere
sono un terrorismo della fraternità diocesana, della fraternità sacerdotale,
delle comunità religiose.
Poi, parlando di testimonianze, la gioia. La gioia della mia vita è piena,
la gioia dell'aver scelto bene, la gioia che io vedo tutti i giorni che il Signore
è fedele a me. La gioia è vedere che il Signore sempre è fedele. Quando
io non sono fedele al Signore, accedo al sacramento della Riconciliazione.
I consacrati o i sacerdoti noiosi, con l'amarezza del cuore, tristi hanno
qualcosa che non va e devono andare da un buon consigliere spirituale,
un amico e dire: « Non so cosa succede nella mia vita ». Quando non c'è la
gioia, c'è qualcosa che non va. Il fiuto del quale parlava l'Arcivescovo oggi, ci
dice che qualcosa manca. Senza gioia tu non attiri al Signore e al Vangelo.
Queste sono le testimonianze. Vorrei finire con tre cose. Primo, l'ado-
razione. « Tu preghi? » - « Io prego: sì ». Chiedo, ringrazio, lodo il Signore.
Ma, adori il Signore? Abbiamo perso il senso dell'adorazione a Dio: occorre
riprendere l'adorazione a Dio. Secondo: tu non puoi amare Gesù senza
amare la sua sposa. L'amore alla Chiesa. Abbiamo conosciuto tanti preti
che amavano la Chiesa e si vedeva che l'amavano. Terzo, e questo è im-
portante, lo zelo apostolico, cioè la missionarietà. L'amore alla Chiesa ti
porta a farla conoscere, a uscire da te stesso per andare fuori a predicare
la Rivelazione di Gesù, ma ti spinge anche a uscire da te stesso per andare
all'altra trascendenza, cioè all'adorazione. Nell'ambito della missionarietà
credo che la Chiesa debba camminare un po' di più, convertirsi di più,
perché la Chiesa non è una ONG, ma è la sposa di Cristo che ha il tesoro
più grande: Gesù. E la sua missione, il suo motivo di esistere è proprio
questo: evangelizzare, cioè portare Gesù. Adorazione, amore alla Chiesa e
missionarietà. Queste sono le cose che mi sono venute spontanee.