consecratae eminuit haud mediocri desiderio sanctitatis. Anno MDCCLXI vota
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die 28 Augusti. - Exc.mum R.P. Fridericum Rubwejanga, Episcopum
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bola degli invitati a nozze, conclude: « Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si
umilia sarà esaltato ».6 Questa prospettiva indicata dalle Scritture appare
oggi quanto mai provocatoria per la cultura e la sensibilità dell'uomo con-
temporaneo. L'umile è percepito come un rinunciatario, uno sconfitto, uno
che non ha nulla da dire al mondo. Invece questa è la via maestra, e non solo
perché l'umiltà è una grande virtù umana, ma perché, in primo luogo, rap-
presenta il modo di agire di Dio stesso. È la via scelta da Cristo, il Mediatore
della Nuova Alleanza, il quale, « apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce ».7
Cari giovani, mi sembra di scorgere in questa parola di Dio sull'umiltà un
messaggio importante e quanto mai attuale per voi, che volete seguire Cristo
e far parte della sua Chiesa. Il messaggio è questo: non seguite la via dell'or-
goglio, bensı̀ quella dell'umiltà. Andate controcorrente: non ascoltate le voci
interessate e suadenti che oggi da molte parti propagandano modelli di vita
improntati all'arroganza e alla violenza, alla prepotenza e al successo ad ogni
costo, all'apparire e all'avere, a scapito dell'essere. Di quanti messaggi, che vi
giungono soprattutto attraverso i mass media, voi siete destinatari! Siate
vigilanti! Siate critici! Non andate dietro all'onda prodotta da questa potente
azione di persuasione. Non abbiate paura, cari amici, di preferire le vie « al-
ternative » indicate dall'amore vero: uno stile di vita sobrio e solidale; rela-
zioni affettive sincere e pure; un impegno onesto nello studio e nel lavoro;
l'interesse profondo per il bene comune. Non abbiate paura di apparire di-
versi e di venire criticati per ciò che può sembrare perdente o fuori moda: i
vostri coetanei, ma anche gli adulti, e specialmente coloro che sembrano più
lontani dalla mentalità e dai valori del Vangelo, hanno un profondo bisogno
di vedere qualcuno che osi vivere secondo la pienezza di umanità manifestata
da Gesù Cristo.
Quella dell'umiltà, cari amici, non è dunque la via della rinuncia ma del
coraggio. Non è l'esito di una sconfitta ma il risultato di una vittoria dell'a-
more sull'egoismo e della grazia sul peccato. Seguendo Cristo e imitando
Maria, dobbiamo avere il coraggio dell'umiltà; dobbiamo affidarci umilmente
al Signore perché solo cosı̀ potremo diventare strumenti docili nelle sue mani,
e gli permetteremo di fare in noi grandi cose. Grandi prodigi il Signore ha
operato in Maria e nei Santi! Penso ad esempio a Francesco d'Assisi e Cate-
rina da Siena, Patroni d'Italia. Penso anche a giovani splendidi come Santa
6 Lc 14, 11. 7 Fil 2, 8.