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riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci
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che è una realtà spirituale che diventa culturale e quindi sociale. Alla base di
tutto ci sono uomini e donne, ci sono delle persone, delle coscienze, mosse
dalla forza della verità e del bene. Ne sono stati citati alcuni, tra i figli illustri
di questa terra.
Vorrei soffermarmi su Padre Ruder Josip Bošković, gesuita, che nacque a
Dubrovnik trecento anni or sono, il 18 maggio 1711. Egli impersona molto
bene il felice connubio tra la fede e la scienza, che si stimolano a vicenda per
una ricerca al tempo stesso aperta, diversificata e capace di sintesi. La sua
opera maggiore, la Theoria philosophiae naturalis, pubblicata a Vienna e poi a
Venezia a metà del Settecento, porta un sottotitolo molto significativo: re-
dacta ad unicam legem virium in natura existentium, cioè « secondo l'unica
legge delle forze esistenti in natura ». In Bošković c'è l'analisi, c'è lo studio
di molteplici rami del sapere, ma c'è anche la passione per l'unità. E questo è
tipico della cultura cattolica. Per questo è segno di speranza la fondazione di
un'Università Cattolica in Croazia. Auspico che essa contribuisca a fare unità
tra i diversi ambiti della cultura contemporanea, i valori e l'identità del
vostro Popolo, dando continuità al fecondo apporto ecclesiale alla storia della
nobile Nazione croata. Ritornando a Padre Bošković, gli esperti dicono che la
sua teoria della « continuità », valida sia nelle scienze naturali sia nella geo-
metria, si accorda in modo eccellente con alcune delle grandi scoperte della
fisica contemporanea. Che dire? Rendiamo omaggio all'illustre Croato, ma
anche all'autentico Gesuita; rendiamo omaggio al cultore della verità che sa
bene quanto essa lo superi, ma che sa anche, alla luce della verità, impegnare
fino in fondo le risorse della ragione che Dio stesso gli ha dato.
Oltre all'omaggio, però, occorre far tesoro del metodo, dell'apertura men-
tale di questi grandi uomini. Ritorniamo dunque alla coscienza come chiave
di volta per l'elaborazione culturale e per la costruzione del bene comune. È
nella formazione delle coscienze che la Chiesa offre alla società il suo contri-
buto più proprio e prezioso. Un contributo che comincia nella famiglia e che
trova un importante rinforzo nella parrocchia, dove i bambini e i ragazzi, e
poi i giovani imparano ad approfondire le Sacre Scritture, che sono il « grande
codice » della cultura europea; e al tempo stesso imparano il senso della co-
munità fondata sul dono, non sull'interesse economico o sull'ideologia, ma
sull'amore, che è « la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni
persona e dell'umanità intera ».1 Questa logica della gratuità, appresa nell'in-
1 Caritas in veritate, 1.