consecratae eminuit haud mediocri desiderio sanctitatis. Anno MDCCLXI vota
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die 28 Augusti. - Exc.mum R.P. Fridericum Rubwejanga, Episcopum
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Gemma Galgani, San Gabriele dell'Addolorata, San Luigi Gonzaga, San Do-
menico Savio, Santa Maria Goretti, nata non lontano da qui, i Beati Pier-
giorgio Frassati e Alberto Marvelli. E penso ancora ai molti ragazzi e ragazze
che appartengono alla schiera dei Santi « anonimi », ma che non sono anonimi
per Dio. Per Lui ogni singola persona è unica, con il suo nome e il suo volto.
Tutti, e voi lo sapete, siamo chiamati ad essere santi!
Come vedete, cari giovani, l'umiltà che il Signore ci ha insegnato e che i
Santi hanno testimoniato, ciascuno secondo l'originalità della propria voca-
zione, è tutt'altro che un modo di vivere rinunciatario. Guardiamo soprat-
tutto a Maria: alla sua scuola, anche noi come lei possiamo fare esperienza di
quel sı̀ di Dio all'umanità da cui scaturiscono tutti i sı̀ della nostra vita. È
vero, tante e grandi sono le sfide che dovete affrontare. La prima però rimane
sempre quella di seguire Cristo fino in fondo, senza riserve e compromessi. E
seguire Cristo significa sentirsi parte viva del suo corpo, che è la Chiesa. Non
ci si può dire discepoli di Gesù se non si ama e non si segue la sua Chiesa. La
Chiesa è la nostra famiglia, nella quale l'amore verso il Signore e verso i
fratelli, soprattutto nella partecipazione all'Eucaristia, ci fa sperimentare la
gioia di poter pregustare già ora la vita futura che sarà totalmente illuminata
dall'Amore. Il nostro quotidiano impegno sia di vivere quaggiù come se
fossimo già lassù. Sentirsi Chiesa è pertanto una vocazione alla santità per
tutti; è impegno quotidiano a costruire la comunione e l'unità vincendo ogni
resistenza e superando ogni incomprensione. Nella Chiesa impariamo ad ama-
re educandoci all'accoglienza gratuita del prossimo, all'attenzione premurosa
verso chi è in difficoltà, i poveri e gli ultimi. La motivazione fondamentale
che unisce i credenti in Cristo, non è il successo ma il bene, un bene che è
tanto più autentico quanto più è condiviso, e che non consiste prima di tutto
nell'avere o nel potere ma nell'essere. Cosı̀ si edifica la città di Dio con gli
uomini, una città che contemporaneamente cresce dalla terra e scende dal
Cielo, perché si sviluppa nell'incontro e nella collaborazione tra gli uomini e
Dio.8
Seguire Cristo, cari giovani, comporta inoltre lo sforzo costante di dare il
proprio contributo alla edificazione di una società più giusta e solidale, dove
tutti possano godere dei beni della terra. So che molti di voi si dedicano con
generosità a testimoniare la propria fede nei vari ambiti sociali, operando nel
volontariato, lavorando alla promozione del bene comune, della pace e della
8 Cfr Ap 21, 2-3.