pro Gentium Evangelizatione subicimus. Praeterea iubemus episcopalem se-
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3. Se Lourdes ci conduce a meditare sull'amore materno della Vergine
Immacolata per i suoi figli malati e sofferenti, il prossimo Congresso Eucari-
stico Internazionale sarà occasione per adorare Gesù Cristo presente nel Sa-
cramento dell'altare, a Lui affidarci come a Speranza che non delude, Lui
accogliere quale farmaco dell'immortalità che sana il fisico e lo spirito. Gesù
Cristo ha redento il mondo con la sua sofferenza, con la sua morte e risurre-
zione e ha voluto restare con noi quale « pane della vita » nel nostro pellegri-
naggio terreno. «L'Eucaristia dono di Dio per la vita del mondo »: questo è il
tema del Congresso Eucaristico che sottolinea come l'Eucaristia sia il dono
che il Padre fa al mondo del proprio unico Figlio, incarnato e crocifisso. È Lui
che ci raduna intorno alla mensa eucaristica, suscitando nei suoi discepoli
un'attenzione amorevole per i sofferenti e gli ammalati, nei quali la comunità
cristiana riconosce il volto del suo Signore. Come ho rilevato nell'Esortazione
apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis, « le nostre comunità, quando
celebrano l'Eucaristia, devono prendere sempre più coscienza che il sacrificio
di Cristo è per tutti e pertanto l'Eucaristia spinge ogni credente in Lui a farsi
''pane spezzato'' per gli altri ».4 Siamo cosı̀ incoraggiati ad impegnarci in
prima persona a servire i fratelli, specialmente quelli in difficoltà, poiché la
vocazione di ogni cristiano è veramente quella di essere, insieme a Gesù, pane
spezzato per la vita del mondo.
4. Appare pertanto chiaro che proprio dall'Eucaristia la pastorale della
salute deve attingere la forza spirituale necessaria a soccorrere efficacemente
l'uomo e ad aiutarlo a comprendere il valore salvifico della propria sofferenza.
Come ebbe a scrivere il Servo di Dio Giovanni Paolo II nella già citata
Lettera apostolica Salvifici doloris, la Chiesa vede nei fratelli e nelle sorelle
sofferenti quasi molteplici soggetti della forza soprannaturale di Cristo.5 Uni-
to misteriosamente a Cristo, l'uomo che soffre con amore e docile abbandono
alla volontà divina diventa offerta vivente per la salvezza del mondo. L'a-
mato mio Predecessore affermava ancora che « quanto più l'uomo è minac-
ciato dal peccato, quanto più pesanti sono le strutture del peccato che porta
in sé il mondo d'oggi, tanto più grande è l'eloquenza che la sofferenza umana
in sé possiede. E tanto più la Chiesa sente il bisogno di ricorrere al valore delle
sofferenze umane per la salvezza del mondo ».6 Se pertanto a Québec si con-
4 N. 88. 5 Cfr n. 27. 6 Ibid.