elevent mentes nostras »,1 subtilissimo ingenio arcana veritatis tam naturalis
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Pour les universités catholiques, les facoultés ecclésiastiques et les établisse-
c) Le diplôme français de licence (180 ECTS) et les diplômes ecclésiasti-
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Acta Benedicti Pp. XVI 47
La diffusione della cultura artistica e storica in tutti i settori della società
fornisce agli uomini del nostro tempo i mezzi per ritrovare le proprie radici e
per attingervi gli elementi culturali e spirituali che li aiutino ad edificare una
società a dimensione veramente umana. Ogni uomo, ogni società, ha bisogno
di una cultura aperta alla dimensione antropologica, morale e spirituale del-
l'esistenza. È pertanto mio fervido auspicio che, grazie anche al lavoro del
vostro benemerito Istituto, prosegua ed anzi si intensifichi la ricerca delle
radici cristiane della nostra società. L'esperienza del vostro Istituto prova
che lo studio dell'archeologia, specialmente dei monumenti paleocristiani,
consente di approfondire la conoscenza della verità evangelica che ci è stata
trasmessa, ed offre l'opportunità di seguire i maestri e testimoni della fede che
ci hanno preceduto. Conoscere l'eredità delle generazioni cristiane passate
permette a quelle successive di mantenersi fedeli al depositum fidei della
prima comunità cristiana e, proseguendo sullo stesso cammino, continuare
a far risuonare in ogni tempo e in ogni luogo l'immutabile Vangelo di Cristo.
Ecco perché, accanto ai pur importanti risultati ottenuti in campo scientifico,
il vostro Istituto si preoccupa giustamente di offrire un proficuo contributo
alla conoscenza e all'approfondimento della fede cristiana. Accostarsi alle
« vestigia del Popolo di Dio » è un modo concreto di constatare come i conte-
nuti dell'identica ed immutabile fede sono stati accolti e tradotti in vita
cristiana secondo le mutevoli condizioni storiche, sociali e culturali, lungo
l'arco di molti secoli.
Cari fratelli e sorelle, continuate a promuovere la custodia e l'approfon-
dimento della vastissima eredità archeologica di Roma e delle varie regioni
del mondo antico, consapevoli della missione propria del vostro Istituto,
quella cioè di servire la storia e l'arte valorizzando le numerose testimonianze
che la « Città eterna » possiede della civiltà occidentale, della cultura e della
spiritualità cattolica. Si tratta di un patrimonio prezioso formatosi nel corso
di questi due millenni, un tesoro inestimabile di cui siete amministratori e dal
quale occorre, come fa lo scriba del Vangelo, trarre incessantemente del nuo-
vo e dell'antico.3 Con questi auspici, nell'imminenza ormai del Santo Natale,
formulo fervidi voti augurali per voi e per le persone a voi care, mentre di
cuore tutti vi benedico.
3 Cfr. Mt 13, 52.