Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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Acta Benedicti Pp. XVI 255
Fratelli e sorelle cristiani di ogni parte del mondo, uomini e donne di
animo sinceramente aperto alla verità! Che nessuno chiuda il cuore all'onni-
potenza di questo amore che redime! Gesù Cristo è morto e risorto per tutti:
Egli è la nostra speranza! Oggi, come fece con i suoi discepoli in Galilea prima
di tornare al Padre, Gesù risorto invia anche noi dappertutto come testimoni
della speranza e ci rassicura: « Io sono con voi sempre, tutti i giorni, fino alla
fine del mondo ».6 Fissando lo sguardo dell'animo nelle piaghe gloriose del suo
corpo trasfigurato, possiamo capire il senso e il valore della sofferenza, pos-
siamo lenire le tante ferite che continuano ad insanguinare l'umanità anche ai
nostri giorni. Nelle sue piaghe gloriose riconosciamo i segni indelebili della
misericordia infinita del Dio di cui parla il profeta: Egli è colui che risana le
ferite dei cuori spezzati, che difende i deboli e proclama la libertà degli schia-
vi, che consola tutti gli afflitti e dispensa loro olio di letizia invece dell'abito
da lutto, un canto di lode invece di un cuore mesto.7 Se con umile confidenza
ci accostiamo a Lui, incontriamo nel suo sguardo la risposta all'anelito più
profondo del nostro cuore: conoscere Dio e stringere con Lui una relazione
vitale, che colmi del suo stesso amore la nostra esistenza e le nostre relazioni
interpersonali e sociali. Per questo l'umanità ha bisogno di Cristo: in Lui,
nostra speranza, « noi siamo stati salvati ».8
Quante volte le relazioni tra persona e persona, tra gruppo e gruppo, tra
popolo e popolo, invece che dall'amore, sono segnate dall'egoismo, dall'ingiu-
stizia, dall'odio, dalla violenza! Sono le piaghe dell'umanità, aperte e dolo-
ranti in ogni angolo del pianeta, anche se spesso ignorate e talvolta voluta-
mente nascoste; piaghe che straziano anime e corpi di innumerevoli nostri
fratelli e sorelle. Queste piaghe attendono di essere lenite e guarite dalle
piaghe gloriose del Signore risorto 9 e dalla solidarietà di quanti, sulle sue
orme e in suo nome, pongono gesti d'amore, si impegnano fattivamente per
la giustizia e spargono intorno a sé segni luminosi di speranza nei luoghi
insanguinati dai conflitti e dovunque la dignità della persona umana conti-
nua ad essere vilipesa e conculcata. L'auspicio è che proprio là si moltipli-
chino le testimonianze di mitezza e di perdono!
Cari fratelli e sorelle, lasciamoci illuminare dalla luce sfolgorante di Cristo;
apriamoci con sincera fiducia a Cristo risorto, perché la forza rinnovatrice del
6 Mt 28, 20. 7 Cfr Is 61, 1.2.3. 8 Rm 8, 24. 9 Cfr 1 Pt 2, 24-25.