dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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Questo cammino cosı̀ umano, dove anche oggi possiamo vedere come si
comincia ad entrare in contatto con Dio, come tutte le resistenze della nostra
natura debbano essere prese sul serio e poi debbano anche essere canalizzate
per arrivare al grande sı̀ al Signore. Cosı̀ mi ha conquistato la sua teologia
molto personale, sviluppata soprattutto nella predicazione. Questo è impor-
tante, perché inizialmente Agostino voleva vivere una vita puramente con-
templativa, scrivere altri libri di filosofia..., ma il Signore non l'ha voluto, l'ha
fatto sacerdote e Vescovo e cosı̀ tutto il resto della sua vita, della sua opera, si
è sviluppato sostanzialmente nel dialogo con un popolo molto semplice. Egli
dovette sempre, da una parte, trovare personalmente il significato della Scrit-
tura e, dall'altra, tenere conto della capacità di questa gente, del loro conte-
sto vitale, e arrivare a un cristianesimo realistico e nello stesso tempo molto
profondo.
Poi, naturalmente per me era molto importante l'esegesi: abbiamo avuto
due esegeti un po' liberali, ma tuttavia grandi esegeti, anche realmente cre-
denti, che ci hanno affascinati. Posso dire che, realmente, la Sacra Scrittura
era l'anima del nostro studio teologico: abbiamo realmente vissuto con la
Sacra Scrittura e imparato ad amarla, a parlare con essa. Poi ho già detto
della Patrologia, dell'incontro con i Padri. Anche il nostro insegnante di
dogmatica era persona allora molto famosa, aveva nutrito la sua dogmatica
con i Padri e con la Liturgia. Un punto molto centrale era per noi la forma-
zione liturgica: in quel tempo non c'erano ancora cattedre di Liturgia, ma il
nostro professore di Pastorale ci ha donato grandi corsi di liturgia e lui, al
momento, era anche Rettore del seminario e cosı̀, liturgia vissuta e celebrata
e liturgia insegnata e pensata andavano insieme. Questi, insieme con la Sacra
Scrittura, erano i punti scottanti della nostra formazione teologica. Di questo
sono sempre grato al Signore, perché insieme sono realmente il centro di una
vita sacerdotale.
Altro interesse era la letteratura: era obbligatorio leggere Dostoevskij, era
la moda del momento, poi c'erano i grandi francesi: Claudel, Mauriac, Ber-
nanos, ma anche la letteratura tedesca; c'era anche una edizione tedesca del
Manzoni: non parlavo in quel tempo italiano. Cosı̀ abbiamo un po', in questo
senso, anche formato il nostro orizzonte umano. Un grande amore era anche
la musica, come pure la bellezza della natura della nostra terra. Con queste
preferenze, queste realtà, in un cammino non sempre facile, sono andato