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et constantia perseveravit, ut omni ope ac studio in proximum spem instillaret,
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negative e traumatiche. Per alcuni - e purtroppo non sono pochi - lo
sbocco quasi obbligato è una fuga alienante verso comportamenti a rischio
e violenti, verso la dipendenza da droghe e alcool, e verso tante altre forme
di disagio giovanile. Eppure, anche in chi viene a trovarsi in condizioni
penose per aver seguito i consigli di « cattivi maestri », non si spegne il
desiderio di amore vero e di autentica felicità. Ma come annunciare la
speranza a questi giovani? Noi sappiamo che solo in Dio l'essere umano
trova la sua vera realizzazione. L'impegno primario che tutti ci coinvolge è
pertanto quello di una nuova evangelizzazione, che aiuti le nuove genera-
zioni a riscoprire il volto autentico di Dio, che è Amore. A voi, cari giovani,
che siete in cerca di una salda speranza, rivolgo le stesse parole che san
Paolo indirizzava ai cristiani perseguitati nella Roma di allora: « Il Dio
della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbon-
diate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo ».7 Durante questo anno
giubilare dedicato all'Apostolo delle genti, in occasione del bimillenario
della sua nascita, impariamo da lui a diventare testimoni credibili della
speranza cristiana.
San Paolo, testimone della speranza
Trovandosi immerso in difficoltà e prove di vario genere, Paolo scriveva
al suo fedele discepolo Timoteo: « Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio
vivente ».8 Come era nata in lui questa speranza? Per rispondere a tale
domanda dobbiamo partire dal suo incontro con Gesù risorto sulla via di
Damasco. All'epoca Saulo era un giovane come voi, di circa venti o venti-
cinque anni, seguace della Legge di Mosè e deciso a combattere con ogni
mezzo quelli che egli riteneva nemici di Dio.9 Mentre stava andando a
Damasco per arrestare i seguaci di Cristo, fu abbagliato da una luce mi-
steriosa e si sentı̀ chiamare per nome: « Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? ».
Caduto a terra, domandò: « Chi sei, o Signore? ». E quella voce rispose: « Io
sono Gesù, che tu perseguiti! ».10 Dopo quell'incontro, la vita di Paolo mutò
radicalmente: ricevette il Battesimo e divenne apostolo del Vangelo. Sulla
via di Damasco, egli fu interiormente trasformato dall'Amore divino incon-
trato nella persona di Gesù Cristo. Un giorno scriverà: « Questa vita, che io
7 Rm 15, 13. 8 1 Tm 4, 10. 9 Cfr At 9, 1.
10 Cfr At 9, 3-5.