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riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci
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Nel frangente di difficoltà economiche in cui versa anche la Comunità
Sammarinese, nel contesto italiano e internazionale, la mia vuole essere
una parola di incoraggiamento. Sappiamo che gli anni successivi al secondo
conflitto mondiale sono stati un tempo di ristrettezze economiche, che hanno
costretto migliaia di vostri concittadini ad emigrare. È venuto poi un periodo
di prosperità, sulla scia dello sviluppo del commercio e del turismo, specie di
quello estivo trainato dalla vicinanza della riviera adriatica. In queste fasi di
relativa abbondanza spesso si verifica un certo smarrimento del senso cristia-
no della vita e dei valori fondamentali. Tuttavia, la società Sammarinese
manifesta ancora una buona vitalità e conserva le sue migliori energie; ne
danno prova le molteplici iniziative caritative e di volontariato a cui si de-
dicano numerosi vostri concittadini. Vorrei ricordare anche i numerosi mis-
sionari sammarinesi, laici e religiosi, che negli ultimi decenni hanno lasciato
questa terra per portare il Vangelo di Cristo in varie parti del mondo. Non
mancano dunque le forze positive che permetteranno alla vostra Comunità di
affrontare e superare l'attuale situazione di difficoltà. A tale proposito,
auspico che la questione dei lavoratori frontalieri, che vedono in pericolo la
propria occupazione, si possa risolvere tenendo conto del diritto al lavoro e
della tutela delle famiglie.
Anche nella Repubblica di San Marino, l'attuale situazione di crisi spinge
a riprogettare il cammino e diventa occasione di discernimento; 1 essa infatti
pone l'intero tessuto sociale di fronte all'impellente esigenza di affrontare i
problemi con coraggio e senso di responsabilità, con generosità e dedizione,
facendo riferimento a quell'amore per la libertà che distingue il vostro
popolo. A questo riguardo, vorrei ripetervi le parole rivolte dal Beato Gio-
vanni XXIII ai Reggenti della Repubblica di San Marino, durante una loro
visita ufficiale presso la Santa Sede: « L'amore della libertà - diceva Papa
Giovanni - vanta tra voi squisitamente radici cristiane, e i vostri padri,
cogliendone il vero significato, vi insegnarono a non disgiungere mai il suo
nome da quello di Dio, che ne è il suo insostituibile fondamento ».2 Questo
monito del grande Papa conserva ancora oggi il suo valore imperituro: la
libertà che le istituzioni sono chiamate a promuovere e difendere a livello
sociale, ne manifesta una più grande e profonda, quella libertà animata dallo
Spirito di Dio, la cui presenza vivificante nel cuore dell'uomo dona alla vo-
1 Cfr. Enc. Caritas in veritate, 21. 2 Discorsi, Messaggi, Colloqui del Santo Padre Giovanni XXIII, I, 341-343: AAS 60 [1959],
423-424.