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riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci
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Quotidiano « singolarissimo » per le sue caratteristiche uniche, « L'Osser-
vatore Romano », in questo secolo e mezzo, ha innanzitutto dato conto del
servizio reso alla verità e alla comunione cattolica da parte della Sede del
Successore di Pietro. Il quotidiano ha cosı̀ riportato puntualmente gli inter-
venti pontifici, ha seguito i due Concili celebrati in Vaticano e le molte As-
semblee sinodali, espressione della vitalità e della ricchezza di doni della
Chiesa, ma non ha dimenticato mai di evidenziare anche la presenza, l'opera
e la situazione delle comunità cattoliche nel mondo, che vivono talvolta in
condizioni drammatiche.
In questo tempo - segnato spesso dalla mancanza di punti di riferimento
e dalla rimozione di Dio dall'orizzonte di molte società, anche di antica
tradizione cristiana - il quotidiano della Santa Sede si presenta come un
« giornale di idee », come un organo di formazione e non solo di informazione.
Perciò deve sapere mantenere fedelmente il compito svolto in questo secolo e
mezzo, con attenzione anche all'Oriente cristiano, all'irreversibile impegno
ecumenico delle diverse Chiese e Comunità ecclesiali, alla ricerca costante
di amicizia e collaborazione con l'Ebraismo e con le altre religioni, al dibattito
e al confronto culturale, alla voce delle donne, ai temi bioetici che pongono
questioni per tutti decisive. Continuando l'apertura a nuove firme - tra cui
quelle di un numero crescente di collaboratrici - e accentuando la dimensio-
ne e il respiro internazionali presenti sin dalle origini del quotidiano, dopo
centocinquant'anni di una storia di cui può andare orgoglioso, « L'Osserva-
tore Romano » sa cosı̀ esprimere la cordiale amicizia della Santa Sede per
l'umanità del nostro tempo, in difesa della persona umana creata a immagine
e somiglianza di Dio e redenta da Cristo.
Per tutto questo, desidero rivolgere il mio pensiero riconoscente a tutti
coloro che, dal 1861 fino ad oggi, hanno lavorato al giornale della Santa Sede:
ai Direttori, ai Redattori e a tutto il Personale. A Lei, Signor Direttore, e a
quanti cooperano attualmente in questo entusiasmante, impegnativo e bene-
merito servizio alla verità e alla giustizia, come pure ai benefattori e ai
sostenitori, assicuro la mia costante vicinanza spirituale e invio di cuore
una speciale Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 24 giugno 2011.
BENEDICTUS PP. XVI