dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
primo elemento mi sembra proprio e soprattutto l'accompagnamento. Essi
devono vedere che si può vivere la fede in questo tempo, che non si tratta di
una cosa del passato, ma che è possibile vivere oggi da cristiani e trovare cosı̀
realmente il bene.
Mi ricordo di un elemento autobiografico negli scritti di san Cipriano. Io
ho vissuto in questo nostro mondo - egli dice - totalmente lontano da Dio,
perché le divinità erano morte e Dio non era visibile. E vedendo i cristiani ho
pensato: è una vita impossibile, questo non si può realizzare nel nostro mon-
do! Ma poi, incontrandone alcuni, entrando nella loro compagnia, lasciando-
mi guidare nel catecumenato, in questo cammino di conversione verso Dio,
man mano ho capito: è possibile! E adesso sono felice di aver trovato la vita.
Ho capito che quell'altra non era vita, e in verità - confessa - sapevo anche
prima che quella non era la vera vita.
Mi sembra molto importante che i giovani trovino persone - sia della loro
età che più mature - nelle quali possano vedere che la vita cristiana oggi è
possibile ed è anche ragionevole e realizzabile. Su entrambi questi ultimi
elementi mi sembra che ci siano dubbi: sulla realizzabilità, perché le altre
strade sono molto lontane dal modo di vivere cristiano, e sulla ragionevolez-
za, perché a prima vista sembra che la scienza ci dica cose totalmente diverse
e quindi non si possa aprire un percorso ragionevole verso la fede, cosı̀ da
mostrare che essa è una cosa in sintonia col nostro tempo e con la ragione.
Il primo punto è quindi l'esperienza, che apre poi la porta anche alla
conoscenza. In questo senso, il « catecumenato » vissuto in modo nuovo -
cioè come cammino comune di vita, come comune esperienza del fatto che è
possibile vivere cosı̀ - è di grande importanza. Solo se c'è una certa espe-
rienza si può poi anche capire. Mi ricordo di un consiglio che Pascal dava ad
un amico non credente. Gli diceva: prova un po' a fare le cose che fa un
credente, e poi con questa esperienza vedrai che tutto ciò è logico ed è vero.
Direi che un aspetto importante ci è mostrato proprio adesso dalla Qua-
resima. Non possiamo pensare di vivere subito una vita cristiana al cento per
cento, senza dubbi e senza peccati. Dobbiamo riconoscere che siamo in cam-
mino, che dobbiamo e possiamo imparare, che dobbiamo anche convertirci
man mano. Certo, la conversione fondamentale è un atto che è per sempre.
Ma la realizzazione della conversione è un atto di vita, che si realizza nella
Acta Benedicti Pp. XVI 269