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gratuita di Dio ».9 Dalla stessa natura missionaria della Chiesa sgorgano « la carità effettiva per il prossimo, la compassione che comprende, assiste e promuove ».10
5. Sapienza del cuore è essere solidali col fratello senza giudicarlo. La carità ha bisogno di tempo. Tempo per curare i malati e tempo per visi- tarli. Tempo per stare accanto a loro come fecero gli amici di Giobbe: « Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti. Nessuno gli rivolgeva una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore ».11 Ma gli amici di Giobbe nascondevano dentro di sé un giudizio negativo su di lui: pensavano che la sua sventura fosse la punizione di Dio per una sua colpa. Invece la vera carità è condivisione che non giudica, che non pretende di convertire l'altro; è libera da quella falsa umiltà che sotto sotto cerca approvazione e si compiace del bene fatto.
L'esperienza di Giobbe trova la sua autentica risposta solo nella Croce di Gesù, atto supremo di solidarietà di Dio con noi, totalmente gratuito, totalmente misericordioso. E questa risposta d'amore al dramma del dolore umano, specialmente del dolore innocente, rimane per sempre impressa nel corpo di Cristo risorto, in quelle sue piaghe gloriose, che sono scandalo per la fede ma sono anche verifica della fede.12
Anche quando la malattia, la solitudine e l'inabilità hanno il soprav- vento sulla nostra vita di donazione, l'esperienza del dolore può diventare luogo privilegiato della trasmissione della grazia e fonte per acquisire e rafforzare la sapientia cordis. Si comprende perciò come Giobbe, alla fine della sua esperienza, rivolgendosi a Dio possa affermare: « Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto ».13 Anche le per- sone immerse nel mistero della sofferenza e del dolore, accolto nella fede, possono diventare testimoni viventi di una fede che permette di abitare la stessa sofferenza, benché l'uomo con la propria intelligenza non sia capace di comprenderla fino in fondo.
6. Affido questa Giornata Mondiale del Malato alla protezione materna di Maria, che ha accolto nel grembo e generato la Sapienza incarnata, Gesù Cristo, nostro Signore.
9 Esort. ap. Evangelii gaudium, 179. 10 Ibid. 11 2, 13. 12 Cfr Omelia per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, 27 aprile 2014. 13 42, 5.