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Congregatio de Causis Sanctorum 801
802 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 803
804 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 805
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in prima persona; conosce la sofferenza e il dolore, conosce la persecuzio-
ne; conserva nella sua memoria non solo le ferite del passato, ma anche
lo spirito che gli ha permesso, ogni volta, di ricominciare di nuovo. In tal
senso, io lo incoraggio a non far mancare il suo prezioso contributo alla
comunità internazionale.
Quest'anno ricorre il 25° anniversario dell'indipendenza dell'Armenia. È
una felice circostanza per cui rallegrarsi e l'occasione per fare memoria dei
traguardi raggiunti e per proporsi nuove mete a cui tendere. I festeggiamenti
per questa lieta ricorrenza saranno tanto più significativi se diventeranno
per tutti gli armeni, in Patria e nella diaspora, uno speciale momento nel
quale raccogliere e coordinare le energie, allo scopo di favorire uno svi-
luppo civile e sociale del Paese, equo ed inclusivo. Si tratta di verificare
costantemente che non si venga mai meno agli imperativi morali di eguale
giustizia per tutti e di solidarietà con i deboli e i meno fortunati.1 La storia
del vostro Paese va di pari passo con la sua identità cristiana, custodita
nel corso dei secoli. Tale identità cristiana, lungi dall'ostacolare la sana
laicità dello Stato, piuttosto la richiede e la alimenta, favorendo la partecipe
cittadinanza di tutti i membri della società, la libertà religiosa e il rispetto
delle minoranze. La coesione di tutti gli armeni, e l'accresciuto impegno
per individuare strade utili a superare le tensioni con alcuni Paesi vicini,
renderanno più agevole realizzare questi importanti obiettivi, inaugurando
per l'Armenia un'epoca di vera rinascita.
La Chiesa Cattolica, da parte sua, pur essendo presente nel Paese con
limitate risorse umane, è lieta di poter offrire il suo contributo alla crescita
della società, particolarmente nella sua azione rivolta verso i più deboli e
i più poveri, nei campi sanitario ed educativo, e in quello specifico della
carità, come testimoniano l'opera svolta ormai da venticinque anni dall'o-
spedale « Redemptoris Mater » ad Ashotsk, l'attività dell'istituto educativo a
Yerevan, le iniziative di Caritas Armenia e le opere gestite dalle Congre-
gazioni religiose.
Dio benedica e protegga l'Armenia, terra illuminata dalla fede, dal co-
raggio dei martiri, dalla speranza più forte di ogni dolore.
1 Cfr Giovanni paolo II, Discorso di congedo dall'Armenia, 27 settembre 2001: Insegnamenti XXIV, 2 (2001), 489.