Kyaikmayaw, Chaungson, Paung, Beelin et Thaton. Novae ecclesialis com-
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a separação entre irmãos pertencentes à mesma nação, por causa de ideolo-
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pera della salvezza. E da parte di quanti sono chiamati si esige attento
ascolto e prudente discernimento, generosa e pronta adesione al progetto
divino, serio approfondimento di ciò che è proprio della vocazione sacerdotale
e religiosa per corrispondervi in modo responsabile e convinto. Il Catechismo
della Chiesa Cattolica ricorda opportunamente che la libera iniziativa di Dio
richiede la libera risposta dell'uomo. Una risposta positiva che presuppone
sempre l'accettazione e la condivisione del progetto che Dio ha su ciascuno;
una risposta che accolga l'iniziativa d'amore del Signore e diventi per chi è
chiamato un'esigenza morale vincolante, un riconoscente omaggio a Dio e
una totale cooperazione al piano che Egli persegue nella storia.5
Contemplando il mistero eucaristico, che esprime in modo sommo il libero
dono fatto dal Padre nella Persona del Figlio Unigenito per la salvezza degli
uomini, e la plena e docile disponibilità di Cristo nel bere fino in fondo il
« calice » della volontà di Dio,6 comprendiamo meglio come « la fiducia nell'i-
niziativa di Dio » modelli e dia valore alla « risposta umana ». Nell'Eucaristia,
il dono perfetto che realizza il progetto d'amore per la redenzione del mondo,
Gesù si immola liberamente per la salvezza dell'umanità. « La Chiesa - ha
scritto il mio amato predecessore Giovanni Paolo II - ha ricevuto l'Eucari-
stia da Cristo suo Signore non come un dono, pur prezioso fra tanti altri, ma
come il dono per eccellenza, perché dono di se stesso, della sua persona nella
sua santa umanità, nonché della sua opera di salvezza ».7
A perpetuare questo mistero salvifico nei secoli, sino al ritorno glorioso del
Signore, sono destinati i presbiteri, che proprio in Cristo eucaristico possono
contemplare il modello esimio di un « dialogo vocazionale » tra la libera ini-
ziativa del Padre e la fiduciosa risposta del Cristo. Nella celebrazione eucari-
stica è Cristo stesso che agisce in coloro che Egli sceglie come suoi ministri; li
sostiene perché la loro risposta si sviluppi in una dimensione di fiducia e di
gratitudine che dirada ogni paura, anche quando si fa più forte l'esperienza
della propria debolezza,8 o si fa più aspro il contesto di incomprensione o
addirittura di persecuzione.9
La consapevolezza di essere salvati dall'amore di Cristo, che ogni Santa
Messa alimenta nei credenti e specialmente nei sacerdoti, non può non susci-
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5 Cfr. n. 2062. 6 Cfr. Mt 26, 39. 7 Enc. Ecclesia de Eucharistia, 11. 8 Cfr. Rm 8, 26-30. 9 Cfr. Rm 8, 35-39.