2 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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Acta Francisci Pp. 69
vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho
fatto conoscere a voi » ( Gv 15, 15).
I molteplici volti della schiavitù ieri e oggi
3. Fin da tempi immemorabili, le diverse società umane conoscono il
fenomeno dell'asservimento dell'uomo da parte dell'uomo. Ci sono state
epoche nella storia dell'umanità in cui l'istituto della schiavitù era general-
mente accettato e regolato dal diritto. Questo stabiliva chi nasceva libero
e chi, invece, nasceva schiavo, nonché in quali condizioni la persona, nata
libera, poteva perdere la propria libertà, o riacquistarla. In altri termini,
il diritto stesso ammetteva che alcune persone potevano o dovevano esse-
re considerate proprietà di un'altra persona, la quale poteva liberamente
disporre di esse; lo schiavo poteva essere venduto e comprato, ceduto e
acquistato come se fosse una merce.
Oggi, a seguito di un'evoluzione positiva della coscienza dell'umanità, la
schiavitù, reato di lesa umanità,4 è stata formalmente abolita nel mondo. Il
diritto di ogni persona a non essere tenuta in stato di schiavitù o servitù
è stato riconosciuto nel diritto internazionale come norma inderogabile.
Eppure, malgrado la comunità internazionale abbia adottato numerosi
accordi al fine di porre un termine alla schiavitù in tutte le sue forme e av-
viato diverse strategie per combattere questo fenomeno, ancora oggi milioni
di persone - bambini, uomini e donne di ogni età - vengono private della
libertà e costrette a vivere in condizioni assimilabili a quelle della schiavitù.
Penso a tanti lavoratori e lavoratrici, anche minori, asserviti nei diversi
settori, a livello formale e informale, dal lavoro domestico a quello agricolo,
da quello nell'industria manifatturiera a quello minerario, tanto nei Paesi
in cui la legislazione del lavoro non è conforme alle norme e agli standard
minimi internazionali, quanto, sia pure illegalmente, in quelli la cui legi-
slazione tutela il lavoratore.
Penso anche alle condizioni di vita di molti migranti che, nel loro dram-
matico tragitto, soffrono la fame, vengono privati della libertà, spogliati
dei loro beni o abusati fisicamente e sessualmente. Penso a quelli tra di
loro che, giunti a destinazione dopo un viaggio durissimo e dominato dalla
4 Cfr Discorso alla Delegazione internazionale dell'Associazione di Diritto Penale, 23 ottobre 2014: L'Osservatore Romano, 24 ottobre 2014, p. 4.