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Acta Francisci Pp. 501
convinto, metodologia adeguata e, soprattutto, rispetto incondizionato dei
diritti inalienabili dell'uomo, quali l'uguaglianza tra tutti i cittadini, la libertà
religiosa e di espressione, senza distinzione alcuna.2 Obiettivi che esigono
una speciale attenzione al ruolo della donna, dei giovani, dei più poveri e
dei malati. In realtà, lo sviluppo vero si misura dalla sollecitudine che si
dedica all'uomo - cuore di ogni sviluppo -, alla sua educazione, alla sua
salute e alla sua dignità; infatti la grandezza di qualsiasi nazione si rivela
nella cura che essa dedica realmente ai più deboli della società: le donne,
i bambini, gli anziani, i malati, i disabili, le minoranze, affinché nessuna
persona e nessun gruppo sociale rimangano esclusi o lasciati ai margini.
Di fronte a uno scenario mondiale delicato e complesso, che fa pensare
a quella che ho chiamato una " guerra mondiale a pezzi", occorre affermare
che non si può costruire la civiltà senza ripudiare ogni ideologia del male,
della violenza e ogni interpretazione estremista che pretende di annullare
l'altro e di annientare le diversità manipolando e oltraggiando il Sacro
Nome di Dio. Lei, Signor Presidente, ne ha parlato più volte e in varie
circostanze con chiarezza, che merita ascolto e apprezzamento.
Abbiamo tutti il dovere di insegnare alle nuove generazioni che Dio, il
Creatore del cielo e della terra, non ha bisogno di essere protetto dagli
uomini, anzi è Lui che protegge gli uomini; Egli non vuole mai la morte
dei suoi figli ma la loro vita e la loro felicità; Egli non può né chiedere
né giustificare la violenza, anzi la detesta e la rigetta.3 Il vero Dio chiama
all'amore incondizionato, al perdono gratuito, alla misericordia, al rispetto
assoluto di ogni vita, alla fraternità tra i suoi figli, credenti e non credenti.
Abbiamo il dovere di affermare insieme che la storia non perdona quanti
proclamano la giustizia e praticano l'ingiustizia; non perdona quanti parlano
dell'eguaglianza e scartano i diversi. Abbiamo il dovere di smascherare i
venditori di illusioni circa l'aldilà, che predicano l'odio per rubare ai semplici
la loro vita presente e il loro diritto di vivere con dignità, trasformandoli
in legna da ardere e privandoli della capacità di scegliere con libertà e di
credere con responsabilità. Signor Presidente, Lei, alcuni minuti fa, mi ha
detto che Dio è il Dio della libertà, e questo è vero. Abbiamo il dovere di
smontare le idee omicide e le ideologie estremiste, affermando l'incompa-
tibilità tra la vera fede e la violenza, tra Dio e gli atti di morte.
2 Cfr Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo; Costituzione Egiziana del 2014, cap. III. 3 « Dio [...] odia chiunque ama la violenza » ( Sal 11, 5).