dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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cristiana e testimoniano dinanzi al mondo che è possibile rispondere al male con
il bene fondando la propria vita sulla forza della speranza. A questa riflessione il
Papa non ha voluto aggiungere ulteriori parole.
Gli applausi che abbiamo sentito dimostrano che Lei stesso ci ha già dato
risposte ampie... Quindi alla sua domanda potrei semplicemente rispondere:
sı̀, è cosı̀ come Lei ha detto. E meditiamo le Sue parole.
Successivamente Padre Krzystzof Wendlik, Vicario parrocchiale dei santi
Urbano e Lorenzo a Prima Porta, ha parlato del problema del relativismo nella
cultura contemporanea ed ha chiesto al Papa una parola illuminante sul rap-
porto tra unità di fede e pluralismo in teologia.
È una grande domanda! Quando ero ancora membro della Commissione
Teologica Internazionale abbiamo affrontato per un anno questo problema.
Io sono stato il relatore e quindi me ne ricordo abbastanza bene. E tuttavia
mi riconosco incapace di spiegare con poche parole la questione. Vorrei dire
soltanto che la teologia è sempre stata molteplice. Pensiamo ai Padri, nel
Medioevo la scuola francescana, la scuola domenicana, poi il tardo Medioevo
e via dicendo. Come abbiamo detto, la Parola di Dio è sempre più grande di
noi. Perciò non possiamo mai esaurire il raggio di questa Parola e diversi
approcci, diversi tipi di riflessione sono necessari.
Vorrei semplicemente dire: è importante che il teologo, da una parte, nella
sua responsabilità e nella sua capacità professionale, cerchi di trovare piste
che rispondano alle esigenze e alle sfide del nostro tempo; e, dall'altra, sia
sempre consapevole che tutto questo è basato sulla fede della Chiesa e deve
perciò sempre ritornare alla fede della Chiesa. Io penso che se un teologo sta
personalmente e profondamente nella fede e capisce che il suo lavoro è ri-
flessione sulla fede, troverà la conciliazione tra unità e pluralità.
L'ultimo intervento è stato di Don Luigi Veturi, Parroco di san Giovanni
Battista dei Fiorentini, il quale ha incentrato la sua domanda sul tema dell'arte
sacra, chiedendo al Papa se essa non debba essere più adeguatamente valorizzata
come mezzo di comunicazione della fede.
La risposta potrebbe essere molto semplice: sı̀! Sono arrivato da voi con
un po' di ritardo, perché prima ho fatto visita alla Cappella Paolina, che da
diversi anni è sottoposta a restauri. Mi hanno detto che dureranno ancora due