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Acta Francisci Pp. 505
Di più, abbiamo compreso che, essendo suoi, non possiamo più pensa-
re di andare avanti ciascuno per la sua strada, perché tradiremmo la sua
volontà: che i suoi siano « tutti […] una sola cosa […] perché il mondo cre-
da ».3 Al cospetto del Signore, che ci desidera « perfetti nell'unità »4 non ci
è più possibile nasconderci dietro i pretesti di divergenze interpretative e
nemmeno dietro secoli di storia e di tradizioni che ci hanno reso estranei.
Come qui disse Sua Santità Giovanni Paolo II: « Non c'è tempo da perdere
al riguardo! La nostra comunione nell'unico Signore Gesù Cristo, nell'unico
Spirito Santo e nell'unico Battesimo rappresenta già una realtà profonda
e fondamentale ».5 Vi è, in questo senso, non solo un ecumenismo fatto di
gesti, parole e impegno, ma una comunione già effettiva, che cresce ogni
giorno nel rapporto vivo con il Signore Gesù, si radica nella fede professata
e si fonda realmente sul nostro Battesimo, sull'essere "nuove creature"6 in
Lui: insomma, « un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo ».7 Da qui
ripartiamo sempre, per affrettare il giorno tanto desiderato in cui saremo
in piena e visibile comunione all'altare del Signore.
In questo appassionante cammino che - come la vita - non è sempre
facile e lineare, ma nel quale il Signore ci esorta ad andare avanti, non
siamo soli. Ci accompagna un'enorme schiera di Santi e di Martiri che,
già pienamente uniti, ci spinge a essere quaggiù un'immagine vivente della
« Gerusalemme di lassù ».8 Tra costoro, certamente oggi si rallegrano in modo
particolare del nostro incontro i Santi Pietro e Marco. È grande il legame
che li unisce. Basti pensare al fatto che san Marco collocò al cuore del suo
Vangelo la professione di fede di Pietro: « Tu sei il Cristo ». Fu la risposta
alla domanda, sempre attuale, di Gesù: « Ma voi, chi dite che io sia? ».9 Anche
oggi tanta gente non sa dare risposta a questo interrogativo; manca persino
chi lo susciti e soprattutto chi offra in risposta la gioia di conoscere Gesù,
quella stessa gioia con cui abbiamo la grazia di confessarlo insieme.
Insieme siamo dunque chiamati a testimoniarlo, a portare al mondo la
nostra fede, prima di tutto nel modo che alla fede è proprio: vivendola,
3 Gv 17, 21. 4 v. 23. 5 Discorso durante l'incontro ecumenico, 25 febbraio 2000. 6 Cfr 2 Cor 5, 17. 7 Ef 4, 5. 8 Gal 4, 26. 9 Mc 8, 29.