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V
Homilia in Missa apud Air Defense Stadium Cairi .6*
Al Salamò Alaikum / la pace sia con voi!
Oggi il vangelo, nella III Domenica di Pasqua, ci parla dell'itinerario
dei due discepoli di Emmaus che lasciarono Gerusalemme. Un vangelo che
si può riassumere in tre parole: morte, risurrezione e vita.
Morte. I due discepoli tornano alla loro vita quotidiana, carichi di delu-
sione e disperazione: il Maestro è morto e quindi è inutile sperare. Erano
disorientati, illusi e delusi. Il loro cammino è un tornare indietro; è un al-
lontanarsi dalla dolorosa esperienza del Crocifisso. La crisi della Croce, anzi
lo "scandalo" e la "stoltezza" della Croce (cfr 1 Cor 1, 18; 2, 2), sembra aver
seppellito ogni loro speranza. Colui sul quale hanno costruito la loro esisten-
za è morto, sconfitto, portando con sé nella tomba ogni loro aspirazione.
Non potevano credere che il Maestro e il Salvatore che aveva risuscitato i
morti e guarito gli ammalati potesse finire appeso alla croce della vergogna.
Non potevano capire perché Dio Onnipotente non l'avesse salvato da una
morte così ignobile. La croce di Cristo era la croce delle loro idee su Dio;
la morte di Cristo era una morte di ciò che immaginavano fosse Dio. Erano
loro, infatti, i morti nel sepolcro della limitatezza della loro comprensione.
Quante volte l'uomo si auto-paralizza, rifiutando di superare la propria idea
di Dio, di un dio creato a immagine e somiglianza dell'uomo! Quante volte si
dispera, rifiutando di credere che l'onnipotenza di Dio non è onnipotenza di
forza, di autorità, ma è soltanto onnipotenza di amore, di perdono e di vita!
I discepoli riconobbero Gesù "nello spezzare il pane", nell'Eucaristia.
Se noi non ci lasciamo spezzare il velo che offusca i nostri occhi, se non
ci lasciamo spezzare l'indurimento del nostro cuore e dei nostri pregiudizi,
non potremo mai riconoscere il volto di Dio.
Risurrezione. Nell'oscurità della notte più buia, nella disperazione più
sconvolgente, Gesù si avvicina a loro e cammina sulla loro via perché possano
scoprire che Lui è « la via, la verità e la vita » ( Gv 14, 6). Gesù trasforma la
loro disperazione in vita, perché quando svanisce la speranza umana inco-
mincia a brillare quella divina: « Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile
* Die 29 Aprilis 2017.