dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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finisce per non fare il bene di nessuno. Ecco perché appare sempre più indi-
spensabile che l'Europa si guardi da quell'atteggiamento pragmatico, oggi
largamente diffuso, che giustifica sistematicamente il compromesso sui valori
umani essenziali, come se fosse l'inevitabile accettazione di un presunto male
minore. Tale pragmatismo, presentato come equilibrato e realista, in fondo
tale non è, proprio perché nega quella dimensione valoriale ed ideale, che è
inerente alla natura umana. Quando, poi, su un tale pragmatismo si innesta-
no tendenze e correnti laicistiche e relativistiche, si finisce per negare ai
cristiani il diritto stesso d'intervenire come tali nel dibattito pubblico o,
per lo meno, se ne squalifica il contributo con l'accusa di voler tutelare
ingiustificati privilegi. Nell'attuale momento storico e di fronte alle molte
sfide che lo segnano, l'Unione Europea per essere valida garante dello stato
di diritto ed efficace promotrice di valori universali, non può non riconoscere
con chiarezza l'esistenza certa di una natura umana stabile e permanente,
fonte di diritti comuni a tutti gli individui, compresi coloro stessi che li
negano. In tale contesto, va salvaguardato il diritto all'obiezione di coscien-
za, ogniqualvolta i diritti umani fondamentali fossero violati.
Cari amici, so quanto difficile sia per i cristiani difendere strenuamente
questa verità dell'uomo. Non stancatevi però e non scoraggiatevi! Voi sapete
di avere il compito di contribuire a edificare con l'aiuto di Dio una nuova
Europa, realistica ma non cinica, ricca d'ideali e libera da ingenue illusioni,
ispirata alla perenne e vivificante verità del Vangelo. Per questo siate pre-
senti in modo attivo nel dibattito pubblico a livello europeo, consapevoli che
esso fa ormai parte integrante di quello nazionale, ed affiancate a tale impe-
gno un'efficace azione culturale. Non piegatevi alla logica del potere fine a se
stesso! Vi sia di costante stimolo e sostegno l'ammonimento di Cristo: se il
sale perde il suo sapore a null'altro serve che ad essere buttato via e calpe-
stato.1 Il Signore renda fecondo ogni vostro sforzo e vi aiuti a riconoscere e
valorizzare gli elementi positivi presenti nell'odierna civiltà, denunciando
però con coraggio tutto ciò che è contrario alla dignità dell'uomo.
Sono certo che Iddio non mancherà di benedire lo sforzo generoso di
quanti, con spirito di servizio, operano per costruire una casa comune euro-
pea dove ogni apporto culturale, sociale e politico sia finalizzato al bene
1 Cfr Mt 5, 13.