dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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contributo per l'edificazione della « civiltà dell'amore ». L'orizzonte dell'amore
è davvero sconfinato: è il mondo intero!
« Osare l'amore » seguendo l'esempio dei santi
Cari giovani, vorrei invitarvi a « osare l'amore », a non desiderare cioè
niente di meno per la vostra vita che un amore forte e bello, capace di rendere
l'esistenza intera una gioiosa realizzazione del dono di voi stessi a Dio e ai
fratelli, ad imitazione di Colui che mediante l'amore ha vinto per sempre
l'odio e la morte.12 L'amore è la sola forza in grado di cambiare il cuore
dell'uomo e l'umanità intera, rendendo proficue le relazioni tra uomini e
donne, tra ricchi e poveri, tra culture e civiltà. Questo testimonia la vita
dei Santi che, veri amici di Dio, sono il canale e il riflesso di questo amore
originario. Impegnatevi a conoscerli meglio, affidatevi alla loro intercessione,
cercate di vivere come loro. Mi limito a citare Madre Teresa che, per affret-
tarsi a rispondere al grido di Cristo «Ho sete », grido che l'aveva profonda-
mente toccata, iniziò a raccogliere i moribondi nelle strade di Calcutta, in
India. Da allora l'unico desiderio della sua vita divenne quello di estinguere la
sete d'amore di Gesù non a parole, ma con atti concreti, riconoscendone il
volto sfigurato, assetato d'amore, nel viso dei più poveri tra i poveri. La
Beata Teresa ha messo in pratica l'insegnamento del Signore: «Ogni volta
che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete
fatto a me ».13 E il messaggio di questa umile testimone dell'amore divino si è
diffuso nel mondo intero.
Il segreto dell'amore
Ad ognuno di noi, cari amici, è dato di raggiungere questo stesso grado di
amore, ma solo ricorrendo all'indispensabile sostegno della Grazia divina.
Soltanto l'aiuto del Signore ci consente, infatti, di sfuggire alla rassegnazione
davanti all'enormità del compito da svolgere e ci infonde il coraggio di rea-
lizzare quanto è umanamente impensabile. Il contatto con il Signore nella
preghiera ci mantiene nell'umiltà, ricordandoci che siamo « servi inutili ».14
12 Cfr Ap 5, 13. 13 Mt 25, 40. 14 Lc 17, 10.