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1284 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
1286 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
1288 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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1290 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio Pro Doctrina Fidei 1291
1292 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1293
1294 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1295
1296 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1297
1298 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1299
1300 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Episcopis 1301
1302 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio Pro Doctrina Fidei 1289
Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risu-
scitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi
ai Dodici » ( 1Cor 15, 3-5).
Mediante la sua morte e risurrezione, Cristo ci ha liberato dal peccato e
ci ha dato accesso a una nuova vita: « Come Cristo fu risuscitato dai morti
per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in
una vita nuova » ( Rm 6,4). Inoltre, il Cristo risorto è principio e sorgente
della nostra risurrezione futura: « Cristo è risuscitato dai morti, primizia
di coloro che sono morti...; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti ri-
ceveranno la vita in Cristo » ( 1Cor 15, 20-22).
Se è vero che Cristo ci risusciterà nell'ultimo giorno, è anche vero che,
per un certo aspetto, siamo già risuscitati con Cristo. Con il Battesimo, in-
fatti, siamo immersi nella morte e risurrezione di Cristo e sacramentalmente
assimilati a lui: « Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel Battesimo,
in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio,
che lo ha risuscitato dai morti » ( Col 2, 12). Uniti a Cristo mediante il Bat-
tesimo, partecipiamo già realmente alla vita di Cristo risorto (cf. Ef 2, 6).
Grazie a Cristo, la morte cristiana ha un significato positivo. La liturgia
della Chiesa prega: « Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasfor-
mata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene prepa-
rata un'abitazione eterna nel cielo ».2 Con la morte, l'anima viene separata
dal corpo, ma nella risurrezione Dio tornerà a dare la vita incorruttibile
al nostro corpo trasformato, riunendolo alla nostra anima. Anche ai nostri
giorni la Chiesa è chiamata ad annunciare la fede nella risurrezione: « La
risurrezione dei morti è la fede dei cristiani: credendo in essa siamo tali ».3
3. Seguendo l'antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda
insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in
altro luogo sacro.4
Nel ricordo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero
alla luce del quale si manifesta il senso cristiano della morte,5 l'inumazione
è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella
risurrezione corporale.6
2 messale romano, Prefazio dei defunti, I. 3 tertulliano, De resurrectione carnis, 1, 1: CCL 2, 921. 4 Cf. CIC, can. 1176, § 3; can. 1205; CCEO, can. 876, § 3; can. 868. 5 Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1681. 6 Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2300.