EX S. C. RITUUM 241

Acta, Tom. XXXIII. fase. CCCLXXXVIII. 16

votis laudem sibi Dei Famula meruit, si frequentibus testimo- niis credendum censemus. Testem enim X V I I audite: « Vesti l'abito religioso la Serva di Dio e durante lo stesso noviziato le fu commesso l'ufficio di curare le biancherie, uffìzio che compi con grande esattezza ed ebbe occasione di esercitarsi nella pazienza cristiana, giacché con l'uffìzio suddetto s'incontrò con una suora di difficile carattere ». Ita etiam Testis X V I I I : « La Serva di Dio, stando tra le Figlie della carità, fu succes- sivamente destinata per l 'assistenza a due ospedali. Ella assi- stendo ad un ospedale soffri da parte di uno della relativa am- ministrazione una molestia, che era contraria alla sua voca- zione. La Serva di Dio lo motivò alla sua Superiora, e questa la destinò per altro ospedale ».

Sed iam tempora pacata praecipifcaverant, seditio enim le- gibus vix depressa oriebatur, omnes reipublicae ordines com- miscens atque subvertens ; ferro et exilio optimates, sacrosque ministros exsequens , eaedem, ignem aliaque hostilia porten- dens. In tanta rerum perturbatione Ioanna Antida strenue se gessit, calamitates viriliter toleravit, nunquam a fide catholica descivit; neque officio quidem cessavisset, nisi religiosis omni- bus familiis abrogatis, etiam congregatio Filiarum a caritate resoluta, piaeque sorores huc atque illuc dissipatae fuissent. Huius constantiae documenta praestantissimi ex processu col- ligimus. Ait enim testis X V I I : « Nel tempo della rivoluzione francese la Serva di Dio, fu ferma nello adempimento de' suoi doveri, e non volle giammai nè dare il giuramento che le s'im- poneva, nè comunicare coi preti, che diedero quel giuramen- to ». Et testis X X X I I : « Il suenunciato manoscritto riferisce che la Serva di Dio fu dalla rivoluzione espulsa unitamente alle al- tre Figlie della sua casa, e dalla rivoluzione ebbe molto a sof- frire sino ad essere stata ferita da un rivoluzionario ». Quid plura ? Herois nostra omni abiecto timore, neque se socra ve- ste exuta, nulloque comitante, domum paternam, ac paullo post Vesontionem adivit atque ibi aegrotantibus et pueris eodem studio ac si in monasterio degeret, incubuit. Ita testis X I I : « Soppressa poi per decreto della convenzione anche la casa delle Figlie della carità, fu obbligata ad uscirne, ma ritenne sempre il suo abito religioso, e si recò a Besanzone, dove apri una scuola gratuita per le giovinette e si occupò della cura dei malati ».