EX S. G. RITUUM 267

francese fu ferma nel fare il vero bene, senza punto arrestar- si, ed anche in quell'epoca zelò colle opere sue la gloria di Dio e segnatamente spirituale e corporale de' prossimi ». Revera aegrotantes in nosocomiis auxilio iuvare, carcere clausos ac manicomiis adesse, orphanotrophiis adstare, puellis erudiendis operam dare, inita congregatione, sorores iussit, Domini instar, iuxta illud : In hoc apparuit caritas Dei in nobis, quoniam ille pro nobis animam suam posuit et nos debemus pro fratribus ponere. (Epist. I Ioann. cap. III v. 16). Habemus ad rem confi- tentem Testem X I V : « Le opere volute dalla Serva di Dio e praticate da lei stessa sono l'assistenza agli infermi negli ospe- dali, ai detenuti nelle carceri, ai manicornii, agli orfanotrofìi e l'attendere all'istruzione della gioventù femminile ». Eadem T e - stis paullo post similia Dei Famulam Neapoli egisse confirmat : « Nella detta casa di Regina coeli la S. d. D. largiva grandi li- mosine ai poveri che ivi accorrevano. Le opere praticate dalla S. d. Dio in Napoli ebbero ottimo successo e furono bene ac- cette ». Et Testis XV docet : « In detta casa (Regina Coeli) la Serva di Dio aprì scuole anche pei poveri, ed in Napoli si oc - cupava della cura degli infermi a domicilio e dei poveri. Alla stessa S. d. D. fu affidato per l'assistenza l'ospedale degli In- curabili ». Quibus addenda sunt ea, quae narrat Testis X V I : « In detta casa (Regina coeli) aprì le scuole pei poveri e poi l'educandato. In ciascun sabato si occupava dei poveri ai quali dispensava limosine.... Mandò pure la Serva di Dio suore nelle tre infermerie dei tre educandati reali di Napoli, pei quali fu pure richiesta ».

Inter cetera, quae Benedictus X I V (lib. III cap. 23-34) ve- luti heroicae in proximos caritatis signa recenset, iniuriarum remissio notatur : in hoc etiam Ioanna nostra enituit, quae cum adversus Bisuntinum archiepiscopum et Bacone presbyterum querendi causas nectere potuisset, in eos tamen ita se gessit ut, si quis rerum conditionem nesciret, Dei Famulam potius laedentem quam laesam putaret. Quamobrem digna sunt, quae recitentur, Il Testis verba : « Il fatto fu che l'arcivescovo mo- strò tutta la sua avversione alla Serva di Dio, e quando que- sta scontratasi col detto arcivescovo a Parigi gli si presentò per gittarsegli ai piedi e riconciliarsi, quell'arcivescovo la rigettò e non la volle ricevere. Inoltre il medesimo arcivescovo ordinò alle suore delle case di Francia, che non ricevessero la fonda-