440 EX S. G. RITUUM

prete nella nostra casa di Regina Coeli in Napoli è stato anche confessore della S. d. D. ebbe in grande opinione di santità la S. d. D. secondo rilevasi da varii autografi che si conservano nell'archivio in R o m a presso la nostra casa generalizia ». Ex his igitur constat non tantum rusticanos homines et populum ineruditum hanc de heroide nostra opinionem fovisse, sed et viros doctrina, prudentia, genere et dignitate praeinsignes prae- clare de ea sensisse.

Supervacaneum fortasse erit asserere Ioannae Antidae fa- mam, semper dum vixit, apud sorores floruisse, ast maxime ad rem confert animadvertere quod et ipsae sodales, quae a consuetudine illius per iniuriam discesserant, constanter tamen eam plurimi habuerunt : « Dalla nostra suor Clarice Mantelli, ita Testis VIII , tuttora vivente, stata contemporanea della Serva di Dio intesi che la Serva di Dio in vita fu amata e stimata e vene- rata, sia dalle suore del nostro Istituto sia dalle persone esterne che la conoscevano; e ciò derivò dal bene che essa operò colla sua grande carità ». Et Testis III subdit: « Secondo ho rilevato dalla detta tradizione la Serva di Dio in vita godette fama di santità a motivo delle sue virtù presso il nostro Istituto. Quanto poi alle case di Francia le quali si staccarono dal detto nostro Istituto ho già detto di sopra quello che avvenne in seguito delle modificazioni fatte delle nostre regole dalla S. Sede. Ora aggiungo che nulla mai ho inteso dire in contrario della pre- detta fama della Serva di Dio presso quelle case ancora dis- giunte dal nostro Istituto. La stessa fama di santità perseverò costantemente in morte della S. d. D. e questa fama si estese anche fuori il nostro Istituto presso coloro che conobbero la Serva di Dio e ne ammirarono la carità ». Nec aliter X X X I I Te- stis : « Anche nei surriferiti sensi ho inteso elogiare la stessa Fondatrice in generale dalle suore che aveano conversato colle contemporanee della Fondatrice, tra le quali contemporanee ri- cordo specialmente la suor Dorotea Mongein stata superiora generale di Besanzone ».

Neque hoc, PP. EE. , miramini: Dei Ancilla iam inde a pue- ritia sua, ob insignem pietatem ac flagrantissimam caritatem, quae introspiciebatur, in aestimationem vicanorum venerat , prouti concordes asserunt testes, inter quos X X V I I I inquit : « Ipsam, fama dicit, servam Dei mulierem praeditam spiritu pie- tatis et devotionis adeo ut a primis annis contemporáneos suos