520 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale

« diventare pazza un giorno.. . si lagnava spesso di pensieri orribili ».

Et a fratribus, prouti ipsi deponunt , pe tebat : « Un bel giorno diventerò

« p a z z a ? Non sono u n a t rovate l la? Non vi s a r à veleno nella mia

« bevanda? », etc. Tandem, referentibus eadem matre ac fratre Her-

manno : « Era talvolta stordita e s tanca nella testa, . . . si lagnava peraltro

« molto di storditezza e stanchezza di testa ».

Haec omnia, cum post inita sponsatia animadvert isset sponsus , a

Ioanna obtinuit , ut se medicorum curis obiiceret in sanatorio Nassoviae

sito pro aegrotis neurastenicis medendis. Hoc au tem remedium, uti in

specie dictum est, incassum cessit: haec enim scribebat Dr. Auholt in

epistola diei 23 maii anni 1912 ad Victorem lu rgens : « In queil'occa-

« sione (i. e. in inspectione medica in sanatorio Nassoviensi peracta)

« mostrò di avere una quant i tà di idee folli e pazze. Principalmente

« credeva di essere perseguitata e danneggiata ; così per esempio diceva

« che il suo padre la faceva osservare per mezzo della Chiesa e dei

« Gesuiti. Poi faceva allusione a ciò che sarebbe di alta nascita, che

« insomma era u n a creatura del tut to speciale.. . Ora si sentiva sempre

« osservata e sapeva che anche pr ima era s ta ta sempre osservata. Gli

« uomini per la s t rada avrebbero parlato di lei, avrebbero riso di lei.

« Una volta, quando dalla s t rada abbas tanza lontana e coperta di alberi,

« si sentivano ridere i bambini , diceva che questi bambini si r idevano

« di lei. Si credeva riconosciuta e osservata dalla gente, che passava

« per la s t rada; il che era impossibile a causa della distanza della s trada.

« C o m e già dissi sopra, aveva sempre il sent imento chiaro di essere

« malata, il che la faceva essere riservata anche verso di me, mentre

« d 'altra par te spesso diceva che era pazza o che diventerebbe pazza,

« che non potrebbe sposarsi, che avrebbe paura del matrimonio e cose

« simili ».

Hisce in adiunct is nupt iae celebratae fuerunt. Quomodo autem se

gessit Ioanna in ipso voluptuario au t nuptiali i t inere ita describit actor

in sua depositione. « Niente V interessava, nè musei, nè bei edificii, ne

« oggetti d 'arte. Si most rava indifferente persino nell 'acquisto di regali

« per sè o per altri destinati , nonos tante la piena libera disponibilità,

« che le davo del denaro. . . Di più cont inuamente si lagnava di stan-

« chezza e storditezza in testa. E ra come se essa sentisse la sua propria

« impotenza. . . La sua consueta maniera di discorrere e di agire, o piut-

« tosto di non dire, e di non far niente affatto, mi faceva profondamente

« sventurato. Per tu t te queste ragioni abbiamo [accorciato di molto il

« viaggio », etc. Domum autem coniugalem ingressa re rum domestica-

rum curam suscipere non potuit , ita ut ipsa mater ancillam Annam