le quali non si fa memoria nel progetto di legge. Ed è per questo che si ritiene l'autorizzazione della notifica per le parrocchie attualmente vacanti costituire un passo importante, e coll'accordo progressivo prepararsi il terreno ad una pace religiosa completa. Con ciò l'autorizzazione perma- nente della notifica è collocata ad un livello che corrisponderebbe con quello stato d'ordine completo che la Santa Sede vedrebbe con piacere realizzarsi il più presto possibile.

Da parte loro 'i cattolici non vedrebbero con soddisfazione che la Santa Sede accordasse questa autorizzazione permanente prima che loro fosse dato di godere della pace religiosa definitiva. Si fa pure assegnamento su con- siderazioni che derivano dalla natura della cosa, e che si tro- vano espresse nei precedenti do- cumenti della Santa Sede.

Tuttavia si è appreso da di- verse parti e specialmente per l'ultima dichiarazione di S. E. il principe di Bismarck, che l'at- tuale progetto di legge, con le sue ultime modificazioni, sarebbe dif- fìcilmente adottato dalla maggio- ranza del Parlamento, se la Santa Sede non consentisse ad autoriz- zare fin da ora la notifica per- manente.

Il Santo Padre, penetrato della gravità di questa penosa situa- zione , proporrebbe al governo

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legum statuta vigeant, quorum in

exarato eiusdem novae Legis sche-

mate nulla mentio fit. Quapropter

denuntiationis huius habendae fa-

cultas de Paroeciis in 'praesentia

vacantibus magni momenti pro-

cessum constituere ducitur, no-

visque subinde gressibus religiosae

paci assequendae via sterni. Atqtie

ideo haec eadem denunciationis

facultas pari graditur libra cum

eo perfecti ordinis statu, qui ut

quam primum fiat, S. Sedes sum-

mopere exoptat. Profecto Catho-

lici aegre ferrent sane stabilem

perpetuamque facultatem a S. Se-

de prius concedi, quam religiosa

pace rata atque immutabili frui

sibi datum sit. Spes item est in

iis,rationibus, quae ex ipsa rei

natura proficiscuntur, quaeque

in praecedentibus S. Sedis Docu-

mentis continentur.

Nihilominus plerisque ex par-

tibus acceptum est, praesertim ve-

ro ex postremis Excfhi Principis

Bismarhii publicis Uteris , no-

vam eamdem Legem, quae san-

cienda proponitur, cum ultimis

immutationibus, a compluribus-

eorum, qui condendis Imperii le-

gibus Provinciarum suffragio istic

adlecti sunt, nequaquam adopta'

tum iri, nisi S. Sedes stabilem ac

perpetuam denunciationis eius-

dem exigendae facultatem conce-

dere iam nunc consentiat.

SSmus Pater huius difficilis,

qua res versantur, conditionis gra-

vitatem persentiens, Summis istic

rei publicae Administratoribus,

ad minuendas utrinque difficul-

tates, suggereret, ut novae legis,

quae nuper proposita est, Schema