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Congregatio de Causis Sanctorum 301
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Congregatio de Causis Sanctorum 303
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12. Ci inchiniamo davanti al martirio di coloro che, a costo della propria vita,
testimoniano la verità del Vangelo, preferendo la morte all'apostasia di Cristo.
Crediamo che questi martiri del nostro tempo, appartenenti a varie Chiese,
ma uniti da una comune sofferenza, sono un pegno dell'unità dei cristiani. È
a voi, che soffrite per Cristo, che si rivolge la parola dell'apostolo: « Carissimi,
… nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché
anche nella rivelazione della Sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare ».6
13. In quest'epoca inquietante, il dialogo interreligioso è indispensabile.
Le differenze nella comprensione delle verità religiose non devono impe-
dire alle persone di fedi diverse di vivere nella pace e nell'armonia. Nelle
circostanze attuali, i leader religiosi hanno la responsabilità particolare di
educare i loro fedeli in uno spirito rispettoso delle convinzioni di coloro
che appartengono ad altre tradizioni religiose. Sono assolutamente inaccet-
tabili i tentativi di giustificare azioni criminali con slogan religiosi. Nessun
crimine può essere commesso in nome di Dio, « perché Dio non è un Dio
di disordine, ma di pace ».7
14. Nell'affermare l'alto valore della libertà religiosa, rendiamo grazie
a Dio per il rinnovamento senza precedenti della fede cristiana che sta ac-
cadendo ora in Russia e in molti paesi dell'Europa orientale, dove i regimi
atei hanno dominato per decenni. Oggi le catene dell'ateismo militante sono
spezzate e in tanti luoghi i cristiani possono liberamente professare la loro
fede. In un quarto di secolo, vi sono state costruite decine di migliaia di
nuove chiese, e aperti centinaia di monasteri e scuole teologiche. Le co-
munità cristiane portano avanti un'importante attività caritativa e sociale,
fornendo un'assistenza diversificata ai bisognosi. Ortodossi e cattolici spesso
lavorano fianco a fianco. Essi attestano l'esistenza dei fondamenti spirituali
comuni della convivenza umana, testimoniando i valori del Vangelo.
15. Allo stesso tempo, siamo preoccupati per la situazione in tanti paesi
in cui i cristiani si scontrano sempre più frequentemente con una restrizione
della libertà religiosa, del diritto di testimoniare le proprie convinzioni e
la possibilità di vivere conformemente ad esse. In particolare, constatiamo
che la trasformazione di alcuni paesi in società secolarizzate, estranee ad
ogni riferimento a Dio ed alla sua verità, costituisce una grave minaccia
6 1 Pt 4, 12-13. 7 1 Cor 14, 33.