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Acta Benedicti Pp. XVI 17
HOMILIAE
I
In nocte Sollemnitatis Nativitatis Domini.*
Cari fratelli e sorelle,
« Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio ».1 Ciò che Isaia,
guardando da lontano verso il futuro, dice a Israele come consolazione nelle
sue angustie ed oscurità, l'Angelo, dal quale emana una nube di luce, lo
annuncia ai pastori come presente: « Oggi, nella città di Davide, è nato per
voi un Salvatore, che è Cristo Signore ».2 Il Signore è presente. Da questo
momento, Dio è veramente un « Dio con noi ». Non è più il Dio distante,
che, attraverso la creazione e mediante la coscienza, si può in qualche modo
intuire da lontano. Egli è entrato nel mondo. È il Vicino. Il Cristo risorto lo
ha detto ai suoi, a noi: « Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
mondo ».3 Per voi è nato il Salvatore: ciò che l'Angelo annunciò ai pastori, Dio
ora lo richiama a noi per mezzo del Vangelo e dei suoi messaggeri. È questa
una notizia che non può lasciarci indifferenti. Se è vera, tutto è cambiato. Se è
vera, essa riguarda anche me. Allora, come i pastori, devo dire anch'io: Orsù,
voglio andare a Betlemme e vedere la Parola che lı̀ è accaduta. Il Vangelo non
ci racconta senza scopo la storia dei pastori. Essi ci mostrano come rispondere
in modo giusto a quel messaggio che è rivolto anche a noi. Che cosa ci dicono
allora questi primi testimoni dell'incarnazione di Dio?
Dei pastori è detto anzitutto che essi erano persone vigilanti e che il
messaggio poteva raggiungerli proprio perché erano svegli. Noi dobbiamo
svegliarci, perché il messaggio arrivi fino a noi. Dobbiamo diventare persone
veramente vigilanti. Che significa questo? La differenza tra uno che sogna e
uno che sta sveglio consiste innanzitutto nel fatto che colui che sogna si trova
in un mondo particolare. Con il suo io egli è rinchiuso in questo mondo del
sogno che, appunto, è soltanto suo e non lo collega con gli altri. Svegliarsi
significa uscire da tale mondo particolare dell'io ed entrare nella realtà co-
mune, nella verità che, sola, ci unisce tutti. Il conflitto nel mondo, l'inconci-
* Die 24 Decembris 2009. 1 Is 9, 5. 2 Lc 2, 11. 3 Mt 28, 20.