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296 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
298 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 299
300 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 301
302 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 303
304 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
306 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Acta Francisci Pp. 217
HOMILIAE
I
Occasione translationis in Basilicam Petrianam exuviarum sanctorum Pii a Pietrelcina et Leopoldi Mandic.*
Nella liturgia della Parola di oggi si riscontrano due atteggiamenti. Un
atteggiamento di grandezza davanti a Dio, che si esprime nell'umiltà di
re Salomone, e un altro atteggiamento di meschinità che viene descritto
da Gesù stesso: come facevano i dottori della legge, che tutto era preciso,
lasciavano da parte la legge, per osservare le loro piccole tradizioni.
La tradizione vostra, dei Cappuccini, è una tradizione di perdono, di dare
il perdono. Tra di voi ci sono tanti bravi confessori: è perché si sentono
peccatori, come il nostro fra Cristoforo. Sanno che sono grandi peccatori,
e davanti alla grandezza di Dio continuamente pregano: « Ascolta, Signore,
e perdona ».1 E perché sanno pregare così, sanno perdonare. Invece, quando
qualcuno si dimentica la necessità che ha di perdono, lentamente si dimentica
di Dio, si dimentica di chiedere perdono e non sa perdonare. L'umile, colui
che si sente peccatore, è un gran perdonatore nel confessionale. L'altro,
come questi dottori della legge che si sentono « i puri », « i maestri », sanno
soltanto condannare.
Vi parlo come fratello, e in voi vorrei parlare a tutti i confessori, spe-
cialmente in quest'Anno della Misericordia: il confessionale è per perdonare.
E se tu non puoi dare l'assoluzione - faccio questa ipotesi - per favore,
non « bastonare ». La persona che viene, viene a cercare conforto, perdono,
pace nella sua anima; che trovi un padre che lo abbracci e gli dica: « Dio ti
vuole bene »; e che lo faccia sentire! E mi spiace dirlo, ma quanta gente -
credo che la maggioranza di noi l'abbia sentito - dice: « Io non vado mai a
confessarmi, perché una volta mi hanno fatto queste domande, mi hanno
fatto questo… ». Per favore…
Ma voi Cappuccini avete questo speciale dono del Signore: perdonare.
Io vi chiedo: non stancatevi di perdonare! Penso a uno che ho conosciuto
nell'altra diocesi, un uomo di governo, che poi, finito il suo tempo di governo
* Die 9 Februarii 2015. 1 Cfr 1 Re 8, 30.