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Acta Benedicti Pp. XVI 21
legno ».9 Cristo, però, vuole darci un cuore di carne. Quando vediamo Lui, il
Dio che è diventato un bambino, ci si apre il cuore. Nella Liturgia della
Notte Santa Dio viene a noi come uomo, affinché noi diventiamo veramente
umani. Ascoltiamo ancora Origene: « In effetti, a che gioverebbe a te che
Cristo una volta sia venuto nella carne, se Egli non giunge fin nella tua
anima? Preghiamo che venga quotidianamente a noi e che possiamo dire:
vivo, però non vivo più io, ma Cristo vive in me 10 ».11
Sı̀, per questo vogliamo pregare in questa Notte Santa. Signore Gesù
Cristo, tu che sei nato a Betlemme, vieni a noi! Entra in me, nella mia anima.
Trasformami. Rinnovami. Fa' che io e tutti noi da pietra e legno diventiamo
persone viventi, nelle quali il tuo amore si rende presente e il mondo viene
trasformato. Amen.
II
In Vesperarum et Hymni Te Deum celebratione ad gratias Deo reddendas.*
Cari fratelli e sorelle!
Al termine di un anno ricco di eventi per la Chiesa e per il mondo, ci
ritroviamo questa sera nella Basilica Vaticana per celebrare i Primi Vespri
della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e per elevare un inno di
ringraziamento al Signore del tempo e della storia.
Sono, anzitutto, le parole dell'apostolo Paolo, che abbiamo poc'anzi ascol-
tato, a gettare una luce particolare sulla conclusione dell'anno: « Quando
venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna...perché
ricevessimo l'adozione a figli ».1
Il denso brano paolino ci parla della « pienezza del tempo » e ci illumina sul
contenuto di tale espressione. Nella storia della famiglia umana, Dio ha vo-
luto introdurre il suo Verbo eterno, facendogli assumere un'umanità come la
nostra. Con l'incarnazione del Figlio di Dio, l'eternità è entrata nel tempo, e
9 in Lc 22, 9. 10 Gal 2, 20. 11 in Lc 22, 3.
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* Die 31 Decembris 2009. 1 Gal 4, 4-5.