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werden und nicht zu viele einseitige Polemiken hervorzurufen. Ich würde
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Acta Benedicti Pp. XVI 657
La recente Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid ha mostrato, ancora
una volta, la fecondità della ricchezza dei carismi nella Chiesa, proprio oggi, e
l'unità ecclesiale di tutti i fedeli riuniti intorno al Papa ed ai Vescovi. Una
vitalità che rafforza l'opera di evangelizzazione e la presenza della Chiesa nel
mondo. E vediamo, possiamo quasi toccare che lo Spirito Santo anche oggi è
presente nella Chiesa, crea carismi e crea unità.
Il dono fondamentale che siete chiamati ad alimentare nei fedeli affidati
alle vostre cure pastorali è prima di tutto quello della filiazione divina, che è
partecipazione di ciascuno alla comunione trinitaria. L'essenziale è che di-
ventiamo realmente figli e figlie nel Figlio. Il Battesimo, che costituisce gli
uomini « figli nel Figlio » e membri della Chiesa, è la radice e la fonte di tutti
gli altri doni carismatici. Con il vostro ministero di santificazione, voi educate
i fedeli a partecipare sempre più intensamente all'ufficio sacerdotale, profe-
tico e regale di Cristo, aiutandoli ad edificare la Chiesa, secondo i doni rice-
vuti da Dio, in modo attivo e corresponsabile. Infatti, dobbiamo sempre
tener presente che i doni dello Spirito, straordinari o semplici ed umili che
siano, sono sempre dati gratuitamente per l'edificazione di tutti. Il Vescovo,
in quanto segno visibile dell'unità della sua Chiesa particolare,5 ha il compito
di unificare ed armonizzare la diversità carismatica nell'unità della Chiesa,
favorendo la reciprocità tra il sacerdozio gerarchico ed il sacerdozio battesi-
male.
Accogliete dunque i carismi con gratitudine per la santificazione della
Chiesa e la vitalità dell'apostolato! E questa accoglienza e gratitudine verso
lo Spirito Santo, che opera anche oggi tra noi, sono inscindibili dal discerni-
mento, che è proprio della missione del Vescovo, come ha ribadito il Concilio
Vaticano II, che ha affidato al ministero pastorale il giudizio sulla genuinità
dei carismi e sul loro ordinato esercizio, senza estinguere lo Spirito, ma esa-
minando e ritenendo ciò che è buono.6 Questo mi sembra importante: da una
parte non estinguere, ma dall'altra parte distinguere, ordinare e ritenere
esaminando. Per questo deve essere sempre chiaro che nessun carisma di-
spensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa.7 Acco-
gliendo, giudicando e ordinando i diversi doni e carismi, il Vescovo rende un
grande e prezioso servizio al sacerdozio dei fedeli e alla vitalità della Chiesa,
che risplenderà come sposa del Signore, rivestita della santità dei suoi figli.
5 Cfr. ibid., 23. 6 Cfr. ibid., 12. 7 Cfr. Esort. ap. Christifideles laici, 24.