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svolto dal Dicastero nell'accompagnare le singole tappe di un evento di cosı̀
singolare profondità e bellezza, documentando con fedeltà il manifestarsi di
quel sensus fidelium che è un fattore importante per il riconoscimento della
santità.
3. I Santi, segno di quella radicale novità che il Figlio di Dio, con la sua
incarnazione, morte e risurrezione, ha innestato nella natura umana e insigni
testimoni della fede, non sono rappresentanti del passato, ma costituiscono il
presente e il futuro della Chiesa e della società. Essi hanno realizzato in
pienezza quella caritas in veritate che è il sommo valore della vita cristiana,
e sono come le facce di un prisma, sulle quali, con diverse sfumature, si riflette
l'unica luce che è Cristo.
La vita di queste straordinarie figure di credenti, appartenenti a tutte
le Regioni della terra, presenta due significative costanti, che vorrei sottoli-
neare.
Innanzitutto, il loro rapporto con il Signore, anche quando percorre stra-
de tradizionali, non è mai stanco e ripetitivo, ma si esprime sempre in mo-
dalità autentiche, vive e originali e scaturisce da un dialogo con il Signore
intenso e coinvolgente, che valorizza e arricchisce anche le forme esteriori.
Inoltre, nella vita di questi nostri fratelli risalta la continua ricerca della
perfezione evangelica, il rifiuto della mediocrità e la tensione verso la totale
appartenenza a Cristo. « Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono
santo »: è l'esortazione, riportata nel libro del Levitico,2 che Dio rivolge a
Mosè. Essa ci fa comprendere come la santità sia tendere costantemente alla
misura alta della vita cristiana, conquista impegnativa, ricerca continua della
comunione con Dio, che rende il credente impegnato a « corrispondere » con la
massima generosità possibile al disegno d'amore che il Padre ha su di lui e
sull'intera umanità.
4. Le principali tappe del riconoscimento della santità da parte della
Chiesa, cioè la beatificazione e la canonizzazione, sono unite tra loro da un
vincolo di grande coerenza. Ad esse vanno aggiunte, come indispensabile fase
preparatoria, la dichiarazione dell'eroicità delle virtù o del martirio di un
Servo di Dio e l'accertamento di qualche dono straordinario, il miracolo,
che il Signore concede per intercessione di un suo Servo fedele.
Quanta sapienza pedagogica si manifesta in tale itinerario! In un primo
momento, il Popolo di Dio è invitato a guardare a quei fratelli che, dopo un
2 19, 2.