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Acta Benedicti Pp. XVI 35
nelle liturgie in Africa e poi, di nuovo, in San Pietro a Roma, il rinnovamento
liturgico del Vaticano II ha preso forma in modo esemplare, cosı̀ nella comu-
nione del Sinodo si è vissuto in modo molto pratico l'ecclesiologia del Conci-
lio. Commoventi erano anche le testimonianze che potevamo sentire dai fedeli
provenienti dall'Africa - testimonianze di sofferenza e di riconciliazione
concrete nelle tragedie della storia recente del Continente.
Il Sinodo si era proposto il tema: La Chiesa in Africa a servizio della
riconciliazione, della giustizia e della pace. È questo un tema teologico e
soprattutto pastorale di un'attualità scottante, ma poteva essere anche frain-
teso come un tema politico. Compito dei Vescovi era di trasformare la teolo-
gia in pastorale, cioè in un ministero pastorale molto concreto, in cui le grandi
visioni della Sacra Scrittura e della Tradizione vengono applicate all'operare
dei Vescovi e dei sacerdoti in un tempo e in un luogo determinati. Ma in
questo non si doveva cedere alla tentazione di prendere personalmente in
mano la politica e da pastori trasformarsi in guide politiche. In effetti, la
questione molto concreta davanti alla quale i pastori si trovano continua-
mente è, appunto, questa: come possiamo essere realisti e pratici, senza arro-
garci una competenza politica che non ci spetta? Potremmo anche dire: si
trattava del problema di una laicità positiva, praticata ed interpretata in
modo giusto. È questo anche un tema fondamentale dell'Enciclica, pubbli-
cata nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, « Caritas in veritate », che ha in tal
modo ripreso ed ulteriormente sviluppato la questione circa la collocazione
teologica e concreta della dottrina sociale della Chiesa.
Sono riusciti i Padri Sinodali a trovare la strada piuttosto stretta tra una
semplice teoria teologica ed un'immediata azione politica, la strada del
« pastore »? Nel mio breve discorso a conclusione del Sinodo ho risposto affer-
mativamente, in modo consapevole ed esplicito, a questa domanda. Natural-
mente, nell'elaborazione del documento postsinodale, dovremo fare attenzio-
ne a mantenere tale equilibrio ed offrire cosı̀ quel contributo per la Chiesa e la
società in Africa che è stato affidato alla Chiesa in virtù della sua missione.
Vorrei cercare di spiegare questo brevemente a proposito di un singolo punto.
Come già detto, il tema del Sinodo designa tre grandi parole fondamentali
della responsabilità teologica e sociale: riconciliazione - giustizia - pace. Si
potrebbe dire che riconciliazione e giustizia siano i due presupposti essenziali
della pace e che quindi definiscano in una certa misura anche la sua natura.
Limitiamoci alla parola « riconciliazione ». Uno sguardo sulle sofferenze e pene
della storia recente dell'Africa, ma anche in molte altre parti della terra,