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3. Un terzo elemento, che in modo sempre più naturale e centrale fa parte
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tivi concreti? Dove è la forza che solleva in alto la nostra volontà? Sono
domande alle quali il nostro annuncio del Vangelo, la nuova evangelizzazione,
deve rispondere, affinché il messaggio diventi avvenimento, l'annuncio
diventi vita.
La grande tematica di quest'anno come anche degli anni futuri è in effetti:
come annunciare oggi il Vangelo? In che modo la fede, quale forza viva e
vitale, può oggi diventare realtà? Gli avvenimenti ecclesiali dell'anno che sta
per concludersi sono stati, in definitiva, tutti riferiti a questo tema. Ci sono
stati viaggi in Croazia, in Spagna per la Giornata Mondiale della Gioventù,
nella mia Patria, la Germania, e infine in Africa - Benin - per la consegna
del Documento postsinodale su giustizia, pace e riconciliazione - un docu-
mento dal quale deve nascere una realtà concreta nelle varie Chiese partico-
lari. Sono indimenticabili anche i viaggi a Venezia, a San Marino, ad Ancona
per il Congresso eucaristico e in Calabria. E c'è stata, infine, l'importante
giornata dell'incontro tra le religioni e tra le persone in ricerca di verità e di
pace in Assisi - giornata concepita come un nuovo slancio nel pellegrinaggio
verso la verità e la pace. L'istituzione del Pontificio Consiglio per la Promo-
zione della Nuova Evangelizzazione è, al contempo, un rimando in anticipo al
Sinodo sullo stesso tema che avrà luogo nel prossimo anno. Rientra in tale
contesto anche l'Anno della Fede nel ricordo dell'inizio del Concilio cinquan-
t'anni fa. Ciascuno di questi eventi ha avuto le proprie accentuazioni. In
Germania, il Paese d'origine della Riforma, naturalmente, la questione ecu-
menica con tutte le sue fatiche e speranze ha avuto un'importanza partico-
lare. Inscindibilmente legata ad essa, sta sempre di nuovo al centro delle
dispute la domanda: che cosa è una riforma della Chiesa? Come avviene?
Quali sono le sue vie e i suoi obiettivi? Con preoccupazione, non soltanto
fedeli credenti, ma anche estranei osservano come le persone che vanno re-
golarmente in chiesa diventino sempre più anziane e il loro numero diminui-
sca continuamente; come ci sia una stagnazione nelle vocazioni al sacerdozio;
come crescano scetticismo e incredulità. Che cosa, dunque, dobbiamo fare?
Esistono infinite discussioni sul da farsi perché si abbia un'inversione di
tendenza. E certamente occorre fare tante cose. Ma il fare da solo non risolve
il problema. Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede.
Se ad essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diven-
tando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all'incontro con
Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci.