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clamare: « Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che
hai fissato, che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo,
perché te ne curi? » (Sal 8, 4-5). Contemplare la bellezza del creato è stimolo
a riconoscere l'amore del Creatore, quell'Amore che « move il sole e l'altre
stelle ».4
3. Vent'anni or sono, il Papa Giovanni Paolo II, dedicando il Messaggio
della Giornata Mondiale della Pace al tema Pace con Dio creatore, pace con tutto
il creato, richiamava l'attenzione sulla relazione che noi, in quanto creature di
Dio, abbiamo con l'universo che ci circonda. « Si avverte ai nostri giorni -
scriveva - la crescente consapevolezza che la pace mondiale sia minacciata...
anche dalla mancanza del dovuto rispetto per la natura ». E aggiungeva che la
coscienza ecologica « non deve essere mortificata, ma anzi favorita, in modo
che si sviluppi e maturi, trovando adeguata espressione in programmi ed
iniziative concrete ».5 Già altri miei Predecessori avevano fatto riferimento
alla relazione esistente tra l'uomo e l'ambiente. Ad esempio, nel 1971, in
occasione dell'ottantesimo anniversario dell'Enciclica Rerum Novarum di
Leone XIII, Paolo VI ebbe a sottolineare che « attraverso uno sfruttamento
sconsiderato della natura, (l'uomo) rischia di distruggerla e di essere a sua
volta vittima di siffatta degradazione ». Ed aggiunse che in tal caso « non
soltanto l'ambiente materiale diventa una minaccia permanente: inquina-
menti e rifiuti, nuove malattie, potere distruttivo totale; ma è il contesto
umano, che l'uomo non padroneggia più, creandosi cosı̀ per il domani un
ambiente che potrà essergli intollerabile: problema sociale di vaste dimensioni
che riguarda l'intera famiglia umana ».6
4. Pur evitando di entrare nel merito di specifiche soluzioni tecniche, la
Chiesa, « esperta in umanità », si premura di richiamare con forza l'attenzione
sulla relazione tra il Creatore, l'essere umano e il creato. Nel 1990, Giovanni
Paolo II parlava di « crisi ecologica » e, rilevando come questa avesse un
carattere prevalentemente etico, indicava l'« urgente necessità morale di
una nuova solidarietà ».7 Questo appello si fa ancora più pressante oggi, di
fronte alle crescenti manifestazioni di una crisi che sarebbe irresponsabile non
prendere in seria considerazione. Come rimanere indifferenti di fronte alle
4 Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XXXIII, 145. 5 Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1990, 1. 6 Lett. ap. Octogesima adveniens, 21. 7 Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, 10.