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Acta Benedicti Pp. XVI 45
destinato la terra e tutto quello che essa contiene all'uso di tutti gli uomini e
di tutti i popoli ».14 L'eredità del creato appartiene, pertanto, all'intera uma-
nità. Invece, l'attuale ritmo di sfruttamento mette seriamente in pericolo la
disponibilità di alcune risorse naturali non solo per la generazione presente,
ma soprattutto per quelle future.15 Non è difficile allora costatare che il
degrado ambientale è spesso il risultato della mancanza di progetti politici
lungimiranti o del perseguimento di miopi interessi economici, che si trasfor-
mano, purtroppo, in una seria minaccia per il creato. Per contrastare tale
fenomeno, sulla base del fatto che « ogni decisione economica ha una conseguen-
za di carattere morale »,16 è anche necessario che l'attività economica rispetti
maggiormente l'ambiente. Quando ci si avvale delle risorse naturali, occorre
preoccuparsi della loro salvaguardia, prevedendone anche i costi - in termini
ambientali e sociali -, da valutare come una voce essenziale degli stessi costi
dell'attività economica. Compete alla comunità internazionale e ai governi
nazionali dare i giusti segnali per contrastare in modo efficace quelle modalità
d'utilizzo dell'ambiente che risultino ad esso dannose. Per proteggere l'am-
biente, per tutelare le risorse e il clima occorre, da una parte, agire nel ri-
spetto di norme ben definite anche dal punto di vista giuridico ed economico,
e, dall'altra, tenere conto della solidarietà dovuta a quanti abitano le regioni
più povere della terra e alle future generazioni.
8. Sembra infatti urgente la conquista di una leale solidarietà inter-gene-
razionale. I costi derivanti dall'uso delle risorse ambientali comuni non pos-
sono essere a carico delle generazioni future: « Eredi delle generazioni passate
e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei, noi abbiamo degli obblighi
verso tutti e non possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi
ad ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, ch'è
un fatto e per noi un beneficio, è altresı̀ un dovere. Si tratta di una responsa-
bilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una re-
sponsabilità che appartiene anche ai singoli Stati e alla Comunità internazio-
nale ».17 L'uso delle risorse naturali dovrebbe essere tale che i vantaggi
immediati non comportino conseguenze negative per gli esseri viventi, umani
e non umani, presenti e a venire; che la tutela della proprietà privata non
14 Cost. Past. Gaudium et spes, 69. 15 Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 34. 16 Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate, 37. 17 Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina Sociale della
Chiesa, 467; cfr. Paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 17.