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a ciò che accade intorno a noi, perché il deterioramento di qualsiasi parte del
pianeta ricadrebbe su tutti. Le relazioni tra persone, gruppi sociali e Stati,
come quelle tra uomo e ambiente, sono chiamate ad assumere lo stile del
rispetto e della « carità nella verità ». In tale ampio contesto, è quanto mai
auspicabile che trovino efficacia e corrispondenza gli sforzi della comunità
internazionale volti ad ottenere un progressivo disarmo ed un mondo privo di
armi nucleari, la cui sola presenza minaccia la vita del pianeta e il processo di
sviluppo integrale dell'umanità presente e di quella futura.
12. La Chiesa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla eserci-
tare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l'acqua e l'aria, doni di
Dio Creatore per tutti, e, anzitutto, per proteggere l'uomo contro il pericolo
della distruzione di se stesso. Il degrado della natura è, infatti, strettamente
connesso alla cultura che modella la convivenza umana, per cui « quando
l' "ecologia umana" è rispettata dentro la società, anche l'ecologia ambientale
ne trae beneficio ».27 Non si può domandare ai giovani di rispettare l'ambiente,
se non vengono aiutati in famiglia e nella società a rispettare se stessi: il libro
della natura è unico, sia sul versante dell'ambiente come su quello dell'etica
personale, familiare e sociale.28 I doveri verso l'ambiente derivano da quelli
verso la persona considerata in se stessa e in relazione agli altri. Volentieri,
pertanto, incoraggio l'educazione ad una responsabilità ecologica, che, come
ho indicato nell'Enciclica Caritas in veritate, salvaguardi un'autentica « eco-
logia umana » e, quindi, affermi con rinnovata convinzione l'inviolabilità
della vita umana in ogni sua fase e in ogni sua condizione, la dignità della
persona e l'insostituibile missione della famiglia, nella quale si educa all'amo-
re per il prossimo e al rispetto della natura.29 Occorre salvaguardare il patri-
monio umano della società. Questo patrimonio di valori ha la sua origine ed è
iscritto nella legge morale naturale, che è fondamento del rispetto della per-
sona umana e del creato.
13. Non va infine dimenticato il fatto, altamente indicativo, che tanti
trovano tranquillità e pace, si sentono rinnovati e rinvigoriti quando sono
a stretto contatto con la bellezza e l'armonia della natura. Vi è pertanto una
sorta di reciprocità: nel prenderci cura del creato, noi constatiamo che Dio,
27 Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate, 51. 28 Cfr. ibid., 15.51. 29 Cfr. ibid., 28.51.61; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 38.39.