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3. Un terzo elemento, che in modo sempre più naturale e centrale fa parte
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 71
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Acta Benedicti Pp. XVI 51
Si tratta di comunicare ai giovani l'apprezzamento per il valore positivo
della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al servizio del Bene. È
un compito, questo, in cui tutti siamo impegnati in prima persona.
Le preoccupazioni manifestate da molti giovani in questi ultimi tempi, in
varie Regioni del mondo, esprimono il desiderio di poter guardare con spe-
ranza fondata verso il futuro. Nel momento presente sono molti gli aspetti
che essi vivono con apprensione: il desiderio di ricevere una formazione che li
prepari in modo più profondo ad affrontare la realtà, la difficoltà a formare
una famiglia e a trovare un posto stabile di lavoro, l'effettiva capacità di
contribuire al mondo della politica, della cultura e dell'economia per la co-
struzione di una società dal volto più umano e solidale.
È importante che questi fermenti e la spinta ideale che contengono tro-
vino la dovuta attenzione in tutte le componenti della società. La Chiesa
guarda ai giovani con speranza, ha fiducia in loro e li incoraggia a ricercare
la verità, a difendere il bene comune, ad avere prospettive aperte sul mondo e
occhi capaci di vedere « cose nuove »! 2
I responsabili dell'educazione
2. L'educazione è l'avventura più affascinante e difficile della vita.
Educare - dal latino educere - significa condurre fuori da se stessi per
introdurre alla realtà, verso una pienezza che fa crescere la persona. Tale
processo si nutre dell'incontro di due libertà, quella dell'adulto e quella del
giovane. Esso richiede la responsabilità del discepolo, che deve essere aperto a
lasciarsi guidare alla conoscenza della realtà, e quella dell'educatore, che deve
essere disposto a donare se stesso. Per questo sono più che mai necessari
autentici testimoni, e non meri dispensatori di regole e di informazioni;
testimoni che sappiano vedere più lontano degli altri, perché la loro vita
abbraccia spazi più ampi. Il testimone è colui che vive per primo il
cammino che propone.
Quali sono i luoghi dove matura una vera educazione alla pace e alla
giustizia? Anzitutto la famiglia, poiché i genitori sono i primi educatori. La
famiglia è cellula originaria della società. « È nella famiglia che i figli appren-
dono i valori umani e cristiani che consentono una convivenza costruttiva e
pacifica. È nella famiglia che essi imparano la solidarietà fra le generazioni, il
2 Is 42, 9; 48, 6.